L’ingegnere Nicola Materazzi, nato a Caselle in Pittari (SA) il 28 gennaio 1939, viene ricordato per aver progettato numerose auto da competizione e supercar sportive; tra le più famose ricordiamo la Ferrari F40 e la Lancia Stratos. Dopo essersi laureato in Ingegneria all’Università di Napoli trascorse un anno come assistente nello stesso ateneo partenopeo.
Quindi entrò alla Lancia dove, impiegato presso l’ufficio tecnico, curò il progetto della Stratos, vettura tanto vincente da essere battezzata dai francesi, nostri grandi avversari nei rally, la “Bête À Gagner”.
Nel 1978 i reparti corse FIAT, Lancia e Abarth vengono fusi e Materazzi riceve l’incarico di progettare la monoposto per la propedeutica Formula FIAT Abarth.
Passa in Osella dove progetta le monoposto di Formula 2 e Formula 1; immediatamente dopo, nel 1979, viene assunto in Ferrari dove si rende protagonista dell’era turbo.
Molti i suoi progetti a Maranello: Testarossa, GTO, 288 GTO Evoluzione, F40, 412GT, 328, 208 Turbo nonché il motore “tipo 268” montato sulle Lancia LC2 destinato alle gare di durata.
Nel biennio 1990/91, lasciata la Ferrari, entra nel mondo delle 2 ruote come Direttore Generale del reparto corse CAGIVA.
Nel 1992 Romano Artioli lo vuole alla Bugatti per curare lo sviluppo della EB110 poi, nel 1994 passa alla Direzione Tecnica della I.MO.LA. (Industria Motociclistica Laverda), per la quale realizza il progetto della 750.
Nel 1999 è impegnato nella progettazione della Edonis, una supercar che nasceva dalle ceneri della Bugatti EB 110. Il primo esemplare fu presentato a Modena il 1 gennaio 2001 ma poi non se ne ebbero più notizie.
Grande amante della lettura, quando si ritirò dall’attività professionale trascorse buona parte del suo tempo nella sua biblioteca privata che annovera più di 12.000 libri.
Putroppo l’ing. Materazzi è scomparso nella natìa Sapri il 24 agosto 2022.