Il pilota inglese John Cooper ebbe modo di guidare in una gara in Inghilterra la Honda 500 GP (RC181) di Mike Hailwood, soprannominata il “BRONCO” per la sua precaria tenuta di strada; la foto di copertina, forse l’unica diffusa, ritrae Cooper -che si riconosce per i due grandi occhi sul casco- alla guida della moto di Mike.
Con questa moto Mike contese ad Agostini il titolo della 500 nel biennio 1966/67 finendo secondo in entrambi i campionati a parità di vittorie ma con qualche ritiro in più; la moto infatti, oltre ad avere una ciclistica approssimativa, era estremamente potente ma altrettanto fragile.
Questa la testimonianza di Cooper:
“Quella moto era la peggior cosa che si potesse pensare di guidare. Come facesse Hailwood era un mistero. Tenere il manubrio mi fece gonfiare i polsi: era semplicemente impossibile da guidare. Arrivato alle curve scoprii che era letteralmente impossibile sterzare.” e aggiunse: “… quella moto era permanentemente fuori da ogni controllo. Fu incredibile, realmente incredibile quello che Mike fece al TT. Non potevo credere ai miei occhi nel vederlo guidare quella moto su quel tracciato.” E ancora. “Se quel diavolo di Hailwood guida questa dannata moto e vince, si merita la Croce della Vittoria. Non capisco come faccia”.
E John Cooper era un duro … che in un paio di occasioni (di cui vi ho raccontato in un precedente articolo) riuscì a battere anche Giacomo Agostini e la sua MV Agusta.
Nelle foto che seguono vediamo alcuni momenti in cui il pilota inglese si è scontrato in gara con Hailwood.
Un altro pilota, Percy Tait, fu testimone della gara di Cooper: “sul rettilineo la sua moto saltava da una parte all’altra della pista mentre cercava di domarla; non cadde ma credo che per tutta la settimana successiva il suo intestino non rimase completamente a posto.”
Anche il pilota svizzero Luigi Taveri (tre volte Campione del Mondo, scomparso recentemente) la guidò: “ Partii e vi giuro che ci voleva un fegato così per andare a pieno gas sul rettilineo ….. con quella Honda ogni sensazione era amplificata. Sul dritto saltava da una parte all’altra. La moto di Hailwood mi aveva insegnato un paio di cose, una di queste era che solo Mike poteva guidarla”.
Tanto per capire chi era Hailwood…