Il 1982 è un’annata ricca di avvenimenti, a partire dal rientro nel motomondiale di Giacomo Agostini nelle vesti di team manager della Yamaha con i piloti Graeme Crosby e Graziano Rossi.
Ma l’evento più significativo e clamoroso è il debutto della Honda NS 500 tre cilindri, la prima Honda da Gran Prix a 2 tempi; Freddie Spencer è tra i piloti chiamati a portarla in gara. Anche il campione del mondo Marco Lucchinelli lascia la Suzuki che lo ha portato al titolo attratto dalla sirena Honda.
Al GP di Spagna per la prima ed unica volta Angel Nieto, il re delle piccole cilindrate, sale su una 500, una Honda NS; la sua partecipazione fu appresa dal pubblico spagnolo con grande entusiasmo ma purtroppo la sua gara finì al quarto giro per una caduta.
Alla fine dell’anno si registreranno il titolo di Franco Uncini con la Suzuki 500, il ritiro di Morbidelli, Sanvenero e Kawasaki, il primo punto iridato della CAGIVA 500 ad opera del pilota sudafricano Jon Ekerold, l’unica vittoria della Sanvenero al GP di Francia pilotata dallo svizzero Frutschi che riporterà così una casa italiana alla vittoria dopo quella del 1976 di Agostini su MV.
E’ doveroso qui ricordare le circostanze particolari che favorirono la vittoria del pilota svizzero sul circuito francese di Nogaro: quel Gran Premio vide infatti i piloti ufficiali della classe regina boicottare il Gran Premio per le critiche condizioni della pista che erano state rilevate già in precedenza, nel 1978. Riscontrando che, dopo 4 anni, non erano stati apportati i miglioramenti promessi, i big decisero di non gareggiare lasciando campo libero ai piloti francesi, ai team francesi e ad alcuni privati che intravidero la possibilità di un giorno di gloria.
Durante le prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna, sul circuito di Silverstone, a cui partecipavano contemporaneamente tutte le classi, il francese Patrick Igoa con una 250 urtava un altro concorrente e la sua moto terminava in mezzo alla pista dove veniva urtata da Jack Middelburg e da Barry Sheene che erano alla guida delle 500; ebbe la peggio Sheene che si fratturò gravemente le gambe tanto che i chirurghi dovettero ricomporle con 27 viti mettendo in dubbio che potesse continuare a gareggiare.
L’8 agosto Franco Uncini si schierava al via del Gran Premio di Svezia con il titolo già in tasca perché l’unico pilota che avrebbe potuto ancora contrastarlo, Kenny Roberts, era assente a causa di un infortunio subito nel precedente Gran Premio di Gran Bretagna.
Nelle classi minori si laurea campione il francese Tournadre (Yamaha) che arriva al titolo della 250 con una sola vittoria battendo per un solo punto il tedesco Anton Mang (Kawasaki) che invece ottenne 5 vittorie. Mang si rifece nella 350 conquistando l’ultimo titolo della storia di questa classe.
Per l’Italia incomincia un capitolo buio nella classe regina:
- dopo il titolo conquistato da Uncini, per rivedere un altro italiano sul trono della 500 dovremo aspettare Valentino Rossi nel 2001;
- dopo la fortunosa vittoria della Sanvenero dovremo aspettare il 1992, con la vittoria della CAGIVA di Lawson, per rivedere una casa italiana sul primo gradino del podio.