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Il mito Ferrari nasce con le “ruote coperte”
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Piloti, storie e glorie

Il mito Ferrari nasce con le “ruote coperte”

Luglio 4th, 2018 Fabio Avossa Piloti, storie e glorie

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Il mito Ferrari si è sicuramente consolidato con i successi in Formula 1 ma è abbastanza diffusa la convinzione che sia nato sulla base dei trionfi ottenuti nelle grandi corse su strada e di durata riservate appunto alle vetture a “ruote coperte” (vetture Sport/Prototipo e Gran Turismo), durante le quali la Ferrari si è scontrata con avversari di rango quali Abarth, Alfa Romeo, Aston Martin, Chaparral, Cobra, Ford, Jaguar, Lancia, Lola, Maserati, Matra, Osca, Porsche.

D’altronde le prime vetture di Ferrari – la 125S e le sue derivate- erano a ruote coperte e con queste il Cavallino ottenne le sue prime vittorie prestigiose; una per tutte la 24 ore di Le Mans del 1949.

 

In queste categorie la Ferrari ha avuto modo di esprimere tutta la propria fantasia tecnologica partecipando spesso, regolamenti permettendo, contemporaneamente con vetture dalle diverse caratteristiche spaziando dai motori 4 cilindri fino ai classici 12 cilindri V60° per scelta propria e non per imposizioni da regolamento.
Troppo lungo sarebbe raccontare le vicende di quest’epoca gloriosa della casa di Maranello, ho perciò voluto sintetizzare questo capitolo della storia della casa di Maranello attraverso una rassegna fotografica, spero abbastanza esauriente, delle vetture interpreti di quegli “anni ruggenti”, quando in TV si poteva assistere solo alla partenza (il sabato) e alle fasi finali (la domenica) della 24 ore di Le Mans; per il resto la gara veniva seguita alla radio.
Il Mondiale Marche era una serie di gare a livello mondiale organizzata dalla FIA dal 1953 al 1992, nella quale gareggiavano automobili biposto dotate di impianto d’illuminazione. Il nome di questa categoria è stato sovente cambiato nel corso degli anni: nato come Campionato Mondiale Vetture Sport, è conosciuto anche come Campionato Mondiale Marche o Campionato Mondiale Endurance. Originariamente in questa serie gareggiavano due categorie distinte di autovetture:

  • Gran Turismo, vetture derivate da automobili stradali costruite in serie più o meno limitate e generalmente dotate di carrozzeria chiusa;
  • Sport , vetture appositamente progettate e costruite per le gare, molto spesso dotate di carrozzeria aperta.

A loro volta queste categorie venivano suddivise in classi in base alla cilindrata del motore.

Fino ai primi anni ’70 piloti ufficiali (molti erano dei veri e propri specialisti delle gare di durata o su strada) quali Amon, Andretti, Ascari, Bandini, Castellotti, Collins, Fangio, deFilippis, Graham Hill, Phil Hill, Ickx, Moss, Musso, Peterson, i fratelli Rodriguez, Surtees, Taruffi e tanti altri correvano indistintamente nel mondiale di Formula Uno e nel Mondiale Marche. Accanto a loro potevano gareggiare piloti alle prime armi o non professionisti, meglio conosciuti come “gentlemen drivers”, che spesso si identificavano nel proprietario della vettura (come, ad esempio, i fratelli Marzotto). Questo permetteva ai piloti giovani più dotati di confrontarsi con i top drivers e di mettersi in luce agli occhi del pubblico e delle case ufficiali.
Dopo la stagione 1972, annata ricca di soddisfazioni per la Ferrari che con la 312 PB dominò in campionato mancando solo la 24 ore di le Mans, il 1973 fu un anno critico per il Cavallino le cui vetture patirono la superiorità delle Matra MS670, riuscendo a vincere solo la 1000 km di Monza e la 1000 km del Nurburgring entrambe con la coppia Ickx-Redman alla guida; quello stesso anno la Ferrari, nonostante avesse già approntato la versione ’74 della 312 PB, annunciò il ritiro da questa tipologia di competizioni, per dedicarsi esclusivamente alla Formula 1 abbandonando anche tutte le altre categorie cui spesso aveva partecipato (ormai “comandavano” le esigenze della televisione e non vi è dubbio che una gara endurance mal si presta per un evento televisivo):

– Formula 2 Campionato Europeo
– Formula 2 Temporada  Argentina
– Formula Tasmania (praticamente le ex-Formula 1 2500 cc riciclate)
– Prototipi/Sport fino a 2000 cc
– Campionato Europeo della Montagna
– CAN AM.

Dopo 20 anni la Ferrari ebbe un ritorno di fiamma alla fine del 1993, anche se non con una presenza ufficiale, quando presentò la 333SP che segnò il ritorno della Ferrari alle competizioni per vetture biposto. Questa biposto nacque con il preciso intento di fornire ai clienti un prototipo di altissimo livello per partecipare al campionato americano IMSA. Nel 1995 la 333 si aggiudicò la 12 Ore di Sebring e vinse i titoli Piloti e Costruttori nel campionato IMSA classe sport-prototipi (WSC). Nel 1997 e 1998 vinse di nuovo a Sebring e conquistò il primo posto assoluto alla 24 Ore di Daytona del 1998; nello stesso anno si aggiudicò la Petit Le Mans battendo le vetture della squadra ufficiale Porsche. Altre prestigiose affermazioni arrivarono alla 6 Ore di Watkins Glen (1996 e 2001) e alla 1000 km di Monza (2001). Il consuntivo della lunga carriera della barchetta Ferrari  registra 69 pole position e 56 vittorie assolute, oltre a 8 vittorie di classe, tra cui una nella categoria LMP1 alla 24 Ore di Le Mans del 1998.

Queste le competizioni considerate le più importanti tra quelle entrate a far parte del Campionato Mondiale Marche nel corso degli anni:
– Mille Miglia
– Carrera Panamericana
– Targa Florio
– 24 Ore di Le Mans
– 24 Ore di Daytona
– 12 Ore di Sebring
– 12 Ore di Reims
– Tourist Trophy
– 1000 km del Nürburgring
– 1000 km di Monza
– 1000 km di Spa
– 1000 km di Buenos Aires
– 1000 km di Fuji
– 200 miglia del Norisring
– 1000 km di Zeltweg

Dopo la galleria fotografica seguono i palmarès più significativi della Ferrari.

   

  

         

Titoli conquistati nel Campionato Mondiale Marche (il campionato fu istituito solo a partire dal 1953)
1953 Campionato Mondiale Vetture Sport
1954 Campionato Mondiale Vetture Sport
1956 Campionato Mondiale Vetture Sport
1957 Campionato Mondiale Vetture Sport
1958 Campionato Mondiale Vetture Sport
1960 Campionato Mondiale Vetture Sport
1961 Campionato Mondiale Vetture Sport
1962 Campionato Internazionale Gran Turismo
1963 Campionato Internazionale Gran Turismo
1964 Campionato Internazionale Gran Turismo
1967 Campionato Internazionale Costruttori Vetture Sport/Prototipo
1972 Campionato Mondiale Marche Vetture Sport
Vittorie conquistate alla 24 ore di Le Mans
1949- Ferrari 166 MM (Chinetti-Selsdon)
1954- Ferrari 375 PLUS (Gonzalez-Trintignant)
1958- Ferrari 250 TR58 (Gendebien-P. Hill)
1960- Ferrari 250 TR50/60 (Gendebien-Frere)
1961- Ferrari 250 TRI61 (Gendebien-P.Hill)
1962- Ferrari330 TRI/LM (Gendebien-P.Hill)
1963- Ferrari 250P (Scarfiotti-Bandini)
1964- Ferrari 275 (Guichet-Vaccarella)
1965- Ferrari 250 LM (Rindt-Gregory)
2023 – Ferrari 499P (Calado-Giovinazzi-Pier Guidi)

oltre diversi piazzamenti, in particolare nella categoria GT.

Vittorie conquistate alla Mille Miglia
1948 – Biondetti/Navone (Ferrari 166S Allemano Coupé)
1949 – Biondetti/Navone ( Ferrari 166MM Touring Barchetta)
1950 – Marzotto/Crosara (Ferrari 195S Touring Barchetta Coupé)
1951 – Villoresi/Cassani  (Ferrari 340 America Vignale Berlinetta)
1952 – Bracco/Rolfo (Ferrari 250S Vignale Berlinetta)
1953 – Marzotto/Crosara (Ferrari 340MM Vignale Barchetta)
1956 – Castellotti (Ferrari 290MM)
1957 – Taruffi (Ferrari 315S)
Dopo l’incidente di De Portago (Ferrari) a Guidizzolo, verificatosi nel 1957, le corse su strada furono proibite.
Vittorie conquistate alla Targa Florio
1948 Biondetti-Troubetzkoy (Ferrari 166S)
1949 Biondetti – Benedetti (Ferrari 166MM)
1958 Musso – Gendebien (Ferrari 250 Testarossa)
1961 Von Trips – Gendebien(Ferrari 246SP)
1962 Rodriguez-Mairesse-Gendebien (Ferrari 246SP)
1965 Vaccarella – Bandini (Ferrari 275 P2)
1972 Merzario – Munari (Ferrari 312PB)
Anche in questa gara la Ferrari raccolse molti piazzamenti. Nel 1957 la corsa si svolse con la formula della regolarità.

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Fabio Avossa

Napoletano, perito metalmeccanico, pensionato, vive a Napoli. Appassionato di motori a 2 e 4 ruote in tutti i risvolti ma con particolare interesse per la storia delle corse. Motociclista da circa 60 anni, tifa Ducati e Ferrari (made in Italy), oggi sul suo profilo Facebook si diletta a parlare di moto e auto con particolare attenzione alle vicende del Motomondiale e della Superbike.

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