La vittoria in Moto3 al GP di Spagna del 2018 di Phillip Öttl ripropone il tema dei figli d’arte nel Motomondiale. Infatti il padre, Peter, negli anni ’90 è stato anche lui pilota con 5 vittorie nel suo palmarès ottenute nelle classi 80 e 125.
Alcuni figli hanno superato o quantomeno eguagliato i pur illustri genitori, altri invece non ne hanno saputo ripetere le gesta.
Tra i primi rientrano sicuramente Valentino Rossi il cui papà Graziano vanta tre Gran Premi vinti nel 1979 con la Morbidelli 250 ma nessun titolo nel proprio palmarès; Kenny Roberts Jr pur essendo stato nel 2000 Campione del Mondo della 500 come il padre non ha saputo ricalcarne la prestigiosa carriera.
Tra i secondi possiamo annoverare Alberto Pagani, che è stato team mate di Agostini alla MV Agusta, figlio di quel Nello che vinse il primo titolo in 125 con la Mondial nel 1949; neanche Stuart Graham riuscì ad emulare le gesta del padre Leslie, che nel 1949 era stato il primo Campione del Mondo della 500. Infine ricordiamo Pablo Nieto che non ha saputo replicare i 13 successi iridati del padre Angel.
Tra i figli d’arte ancora in servizio, e per i quali quindi non possiamo ancora trarre un consuntivo, ricordiamo Helmut e Stefan Bradl e Remy Gardner, figlio di Wayne Campione del Mondo della 500 nel 1987.