Nel 1972 si svolge la ventiquattresima edizione del Motomondiale; in calendario ci sono tredici Gran Premi.
E’ l’anno della rivelazione Jarno Saarinen, ma è anche l’anno della tragica morte di Gilberto Parlotti nella gara delle 125 al Tourist Trophy.
Tra i 13 Gran Premi in agenda è stato inserito per il secondo anno il Gran Premio d’Austria come terzo appuntamento della stagione. Questa manifestazione si è svolta dal 1971 fino al 1997; fino al 1994 venne disputata sul circuito del Salzburgring con l’interruzione nel 1980 quando non poté essere disputata a causa delle avverse condizioni climatiche. Nel 1992 e nel 1995 la gara non si è svolta, riprendendo poi la sua validità per il titolo nel 1996 e nel 1997; queste due ultime edizioni si sono però disputate sul nuovo circuito dell’A1-Ring.
Il Gran Premio si svolse il 14 maggio.
Erano presenti tutte le classi ad eccezione della 50. Nella 125 si impose Nieto su Derbi mentre Giacomo Agostini fece doppietta con la MV Agusta nelle classi maggiori ( 350 e 500).
Ma l’avvenimento del giorno fu la vittoria nella classe 250 di Börje Jansson su Derbi (prima vittoria nel mondiale per il pilota svedese e prima ed unica vittoria per la casa spagnola nella quarto di litro) che si impose davanti al’astro nascente Saarinen (Yamaha), Dodds (Yamaha), Sheene (Yamaha).
La bicilindrica spagnola aveva debuttato nel 1971, pilotata anche da Barry Sheene; nell’anno del debutto conquistò il campionato spagnolo con Nieto; poi seguì l’isolata vittoria nel mondiale del 1972 ed infine riconquistò il campionato spagnolo nel 1980 con Grau.
Il mondiale della classe 250 di quell’anno fu conquistato da Jarno Saarinen davanti a Renzo Pasolini, che portava al debutto la nuova Aermacchi Harley-Davidson bicilindrica due tempi, Gould, Read e Lansivuori.
Börje Jansson è nato a Orebro (Svezia) il 10 novembre 1942.
Il suo debutto nel motomondiale risale al 1969, anno in cui ottenne anche il suo primo podio nella classe 250.
Nella sua carriera si è messo particolarmente in mostra con la DERBI, con la quale ottenne il primo dei suoi quattro successi iridati nel succitato GP d’Austria, e con la MAICO, con la quale vinse tre GP della classe 125.
Viene ricordato anche per essere stato coinvolto, senza particolari danni fisici, nell’incidente avvenuto al GP d’Italia del 1973 che portò alla morte di Jarno Saarinen e Renzo Pasolini ma principalmente perché fu protagonista di un episodio particolare verificatosi nel corso del del GP d’Olanda del 1973: in testa alla corsa si fermò ai box per avere informazioni sul suo connazionale Kent Andersson caduto in gara, perdendo così le possibilità di vittoria e giungendo al termine solo in 12ª posizione.