(da una memoria di Innocenzo Nardi Dei, DS Benelli all’epoca dei fatti, che vediamo al centro della foto in giacca e cravatta)
Nel 1966, prima del tragico TT che ne avrebbe troncato la carriera, stava per concludersi il clamoroso passaggio di Tarquinio Provini dalla Benelli alla Yamaha, anticipando così la mossa di Agostini di quasi 10 anni.
Normalmente il Tourist Trophy si svolgeva nel mese di Giugno ma il 1966 fu l’anno degli scioperi dei portuali per cui la Federazione Motociclistica posticipò la gara a fine Agosto.
Un mese prima, all’incirca alla fine di Giugno, un emissario della Yamaha si presentò nella sede della Benelli e chiese formalmente se vi fosse la possibilità di consentire a Tarquinio Provini di effettuare una prova con una loro 250 da Gran Premio. Questo per i dirigenti della Benelli fu un fulmine a ciel sereno e l’atteggiamento iniziale fu, direi ovviamente, il diniego assoluto.
Ma il direttore sportivo, Innocenzo Nardi Dei, conoscendo bene Provini e considerato che quell’anno la Benelli non si era preparata a dovere, per vari motivi, ad affrontare un campionato mondiale, fece opera di persuasione per far sì che la decisione fosse presa nel corso del campionato in base ai risultati ottenuti.
La proposta del DS fu accolta dalla proprietà e fu delegato proprio lui, Nardi Dei, a gestire la faccenda al meglio.
Se da una parte Tarquinio era lusingato da tale inusitata e inaspettata richiesta della Yamaha, dall’altra era preoccupato del risultato che egli stesso avrebbe potuto ottenere in sella ad una moto del tutto diversa per assetto e non solo ma anche per caratteristiche del motore (la Benelli aveva un motore 4 tempi mentre la Yamaha era una 2 tempi). Naturalmente la cosa venne tenuta sotto cenere, non solo alla Stampa ma anche agli ambienti non strettamente legati al Reparto Corse della Casa.
Si aprì con Tarquinio un’ampia discussione, quasi giornaliera, sulla opportunità o meno di aderire alla richiesta e quando semmai essa poteva essere messa in pratica.
La posta in gioco era notevolmente elevata. Provini non era più un giovane leone e una prova negativa avrebbe potuto minare alla radice la sua personalità. Venne allora deciso di non fissare tempi e luoghi ma Nardi Dei avvertì la Yamaha che la Benelli era disposta a concedere il pilota per una prova ma nei modi e nei tempi non negoziabili prima della fine del campionato del 66.
Poi il team Benelli partì per l’isola di Man …