Enter your email Address

  • Mondocorse
    • Piloti, storie e glorie
      • Pillole di storia
    • MotoGP
    • SBK – SuperBike
    • Altri Campionati – Moto
    • Formula 1
    • Altri Campionati – Auto
  • Auto
    • Filtra per Marchio
    • Accessori
    • Amarcord
    • Test Drive e Prove
  • Moto
    • Filtra per Marchio
    • Accessori
    • Abbigliamento Moto
    • Test Ride e Prove
  • Articoli e News
    • Cronaca
    • Curiosità
    • Interviste
    • Mobilità pubblica e privata
    • Social News
    • Tecnica
  • Eventi
    • Eventi e Manifestazioni
    • Report
  • BLOG
    • BLOG di Fabio Avossa
    • IL BARRYTO di Barry Rivellini
  • Itinerari
  • Log in
Quacquarelli, Centro assistenza e vendita Renault e Dacia
ItaliaOnRoad – Rivista Italia Motori
  • Febbraio 1st, 2023
  • Homepage
  • Contatti
  • Staff
  • Disclaimer
  • Privacy & cookie policy
  • Pubblicità
  • Log in
ItaliaOnRoad - Rivista Italia Motori
Quacquarelli, Centro assistenza e vendita Renault e Dacia
  • Mondocorse
    • Piloti, storie e glorie
      • Pillole di storia
    • MotoGP
    • SBK – SuperBike
    • Altri Campionati – Moto
    • Formula 1
    • Altri Campionati – Auto
  • Auto
    • Filtra per Marchio
    • Accessori
    • Amarcord
    • Test Drive e Prove
  • Moto
    • Filtra per Marchio
    • Accessori
    • Abbigliamento Moto
    • Test Ride e Prove
  • Articoli e News
    • Cronaca
    • Curiosità
    • Interviste
    • Mobilità pubblica e privata
    • Social News
    • Tecnica
  • Eventi
    • Eventi e Manifestazioni
    • Report
  • BLOG
    • BLOG di Fabio Avossa
    • IL BARRYTO di Barry Rivellini
  • Itinerari
  • Follow
    • Facebook
    • Twitter
    • Pinterest
    • Youtube
    • Instagram
    • Tumblr
    • RSS
Le grandi sfide personali, i clamorosi cambi di casacca
Home
Mondocorse
Piloti, storie e glorie

Le grandi sfide personali, i clamorosi cambi di casacca

Maggio 23rd, 2018 Fabio Avossa Piloti, storie e glorie

Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Tumblr

CONSIGLIATI PER TE

Un motore Ferrari bicilindrico per la Formula 1 - History
Un motore Ferrari bicilindrico per la Formula 1 - History
Intervista a Mario Lega, campione del mondo 1977 classe 250
Intervista a Mario Lega, campione del mondo 1977 classe 250

In tempi recenti abbiamo assistito a due clamorosi cambi di casacca, quelli di Rossi e Lorenzo;  in entrambi i casi un passaggio impegnativo da una moto, la Yamaha,  notoriamente “facile” da guidare ad un’altra, la Ducati, famosa per essere una sorta di cavallo imbizzarrito che pochi, anzi pochissimi, sono stati in grado di domare.

Sono due grandi campioni plurititolati ai quali nessuno è mai stato disposto a perdonare nulla: il confine tra la vittoria e la sconfitta è labile. Enzo Ferrari diceva che gli italiani sono disposti a perdonare tutto, tranne il successo.

Per questo sia Rossi che Lorenzo sono da ammirare e da rispettare anche se in entrambi i casi il passaggio è stato a dir poco sofferto.

Ma non sono stati gli unici.

Altri top rider sono stati protagonisti di divorzi clamorosi quando erano sulla cresta dell’onda in sella ad una moto vincente, disposti ad affrontare una sfida così impegnativa, spesso vincendola dimostrando così il loro reale talento.

Ricordiamo Leslie Graham che lasciò l’AJS, che l’aveva sostenuto nella conquista del primo titolo mondiale della storia della top class, per passare sotto le insegne della MV Agusta.
Ma ricordiamo anche il grande Duke che passò dalla Norton alla Gilera, il nostro Ubbiali che passò da Mondial ad MV Agusta e poi ancora i passaggi di:

  • Pasolini che, lasciata l’Aermacchi per passare alla Benelli, in seguito ritornò a Varese;
  • Lucchinelli da Suzuki a Honda;
  • Lawson da Yamaha a Honda;
  • Biaggi da Aprilia a Honda;
  • Stoner da Ducati a Honda;
  • Hayden da Honda a Ducati

I più “fantasiosi” sono stati sicuramente Nieto, che ha militato per Derbi, Kreidler, Bultaco, Morbidelli, Minarelli e Garelli, e Provini che gareggiò sotto le insegne di Mondial, MV Agusta, Morini e Benelli.

Uno dei più versatili è stato sicuramente Read, tra i più eclettici campioni di tutti i tempi, capace di gareggiare e vincere in ogni cilindrata, dalla 125 alla 1000, passando per  250, 350, 500, 750, e su ogni tipo di moto a 2 e 4 tempi, mono e pluriclindriche di costruttori diversi quali AJS, Benelli, BSA, Ducati, Gilera, Honda, Norton, Matchless, Suzuki ma certamente l’episodio che mise in luce il suo talento fu quando dopo anni di piccole/medie cilindrate (125 e 250) a 2 tempi della Yamaha passò ai 4 tempi della MV con la quale conquistò 2 titoli mondiali della 500 battendo in entrambe le occasioni Giacomo Agostini.

  

(nelle tre foto sopra vediamo, nell’ordine: Provini, Nieto, Read)

Ma forse i due campioni più prestigiosi che hanno cambiato casacca sono stati sicuramente Agostini ed Hailwood, accomunati dal passaggio dalla MV Agusta ad un costruttore giapponese.
Giacomo Agostini al termine della stagione del 1973 annunciò il divorzio dalla MV Agusta per passare sotto le insegne Yamaha orfana dello sfortunato Saarinen.

Il divorzio “all’italiana” suscitò un clamore indicibile: qualcuno gridava al  “tradimento” e nel contempo si paventavano i dubbi sulla capacità di Agostini di adattarsi alla guida “sporca” richiesta dalle scorbutiche 2 tempi di Iwata.

Tutti i suoi detrattori lo aspettavano al varco.

L’esordio di Ago in sella alla Yamaha avvenne il 10 marzo 1974 alla 200 miglia di Daytona; fu un trionfo perché Agostini vinse in sella alla neonata Yamaha TZ 750 per poi confermarsi due settimane più tardi nella 200 miglia di Imola. Nonostante l’ottimo inizio di stagione il titolo della 500 fu nuovamente conquistato da Read con la MV Agusta costringendo Agostini ad accontentarsi del titolo della 350, il suo 14°.

Si rifarà l’anno successivo conquistando il titolo della 500, il suo 15º e ultimo titolo iridato.

Poi inizierà la fase calante che lo porterà prima a tentare la fortuna con le 4 ruote e poi al ritiro definitivo e ad un impegno da Team Manager.
Mike Hailwood nel 1966, dopo aver conquistato 4 titoli consecutivi nella classe 500 con la MV Agusta, passò alla Honda con la quale conquistò 4 titoli mondiali nel 1966 e nel 1967 nelle categorie 250 cc e 350 cc., ma arrivando due volte secondo nella 500 alle spalle di Giacomo Agostini anche se con lo stesso numero di vittorie  ma con qualche ritiro in più.

Nel 1968 la Honda si ritirò dai Grand Prix, ma pagò Hailwood per farlo rimanere in attesa che la Honda ritornasse alle corse. Ma la casa dell’Ala Dorata non rientrerà prima del 1979 con la famigerata NR 500 a pistoni ovali e quindi Hailwood decise di proseguire la sua carriera sportiva nell’automobilismo.

Con le quattro ruote non ebbe gli stessi successi ottenuti con le motociclette ma ottenne comunque alcuni risultati di tutto rilievo ma fu anche vittima di un terribile incidente sul circuito del Nürburgring, al Gran Premio di Germania del 1974, i cui postumi lo costrinsero al ritiro dall’attività agonistica.
Nel 1978, nonostante gli handicap fisici dovuti all’incidente del 1974, tornò al Tourist Trophy dove vinse la TT F1 in sella ad una Ducati 900 battendo il suo grande avversario Phil Read, nell’occasione in sella ad una Honda ufficiale, e si ripeté nel 1979 vincendo il Senior TT con una Suzuki 500 2 tempi 4 cilindri.

67      1      
68
Shares
  • Tags
  • agostini
  • biaggi
  • duke
  • Hailwood
  • hayden
  • Lawson
  • Leslie Graham
  • lorenzo
  • Lucchinelli
  • Nieto
  • Pasolini
  • Provini
  • Read
  • rossi
  • stoner
  • ubbiali
PROSSIMO ARTICOLO Motori plurifrazionati, storia e perchè
ARTICOLO PRECEDENTE Prova Mercedes Classe B Tech – Il tecnologico monovolume di Stoccarda

Fabio Avossa

Napoletano, perito metalmeccanico, pensionato, vive a Napoli. Appassionato di motori a 2 e 4 ruote in tutti i risvolti ma con particolare interesse per la storia delle corse. Motociclista da circa 60 anni, tifa Ducati e Ferrari (made in Italy), oggi sul suo profilo Facebook si diletta a parlare di moto e auto con particolare attenzione alle vicende del Motomondiale e della Superbike.

Consigliati per te

Daytona 1967: La storica parata delle tre Ferrari alla 24 ore Piloti, storie e glorie
Gennaio 30th, 2023

Daytona 1967: La storica parata delle tre Ferrari alla 24 ore

Il bicilindrico parallelo in Ducati: le moto da competizione Piloti, storie e glorie
Gennaio 28th, 2023

Il bicilindrico parallelo in Ducati: le moto da competizione

Motomondiale: i campionati in cui la vittoria era solo italiana Piloti, storie e glorie
Gennaio 27th, 2023

Motomondiale: i campionati in cui la vittoria era solo italiana

Commenta con Facebook

ItaliaOnRoad
Gasss.eu
Test e Prove
Prova Mazda CX-30 con lo e-Skyactiv X da 186 CV

Prova Mazda CX-30 con lo e-Skyactiv X da 186 CV

Eventi e Manifestazioni
I coffee harvester del futuro progettati dagli studenti del Master in Transportation Design

I coffee harvester del futuro progettati dagli studenti del Master in Transportation Design

Mobilità pubblica e privata
Rinnovo Patente: quando, dove, come, costi, sanzioni e tutto ciò che bisogna sapere

Rinnovo Patente: quando, dove, come, costi, sanzioni e tutto ciò che bisogna sapere

Itinerari Moto Placeholder
Itinerari Moto
timeline
Gen 30th 11:36 AM
Mondocorse

Daytona 1967: La storica parata delle tre Ferrari alla 24 ore

Gen 28th 5:13 PM
Mondocorse

Il bicilindrico parallelo in Ducati: le moto da competizione

Gen 27th 9:10 AM
Mondocorse

Motomondiale: i campionati in cui la vittoria era solo italiana

Gen 26th 12:22 AM
Eventi e Manifestazioni

I coffee harvester del futuro progettati dagli studenti del Master in Transportation Design

Gen 19th 2:34 PM
Articoli e Notizie

Auto usate: quali sono le truffe a cui fare attenzione

  • Contatti
  • Staff
  • Disclaimer
  • Privacy
  • Pubblicità
  • Login
  • TORNA SU
ItaliaOnRoad © 2021 - Tutti i diritti riservati - Testata giornalistica registrata - Contatti - Privacy
P.IVA 06333431218