Nel campo della sicurezza le moto prendono sempre più esempio dalle cugine a 4 ruote? Sembrebbe di si.
In campo automobilistico i sistemi ADAS (Advance Driver Assistance System) sono ormai una realtà sulla quale si fonda la guida assistita e autonoma.
In campo motociclistico invece siamo ancora alle prime timide applicazioni; la più recente innovazione in tema sicurezza è il cornering ABS, mentre si affacciano i primi sistemi eCall per la chiamata automatica di emergenza.
La Ducati già nel 2014 fu il primo costruttore a mettere in produzione una moto, la Multistrada 1200 D-Air, capace di dialogare con la giacca Dainese D-Air.
In seguito la casa di Borgo Panigale ha varato il programma “Safety Road Map 2025” (un progetto dedicato allo sviluppo di nuovi sistemi e tecnologie sul tema della sicurezza) il cui passo iniziale è stata l’introduzione dell’ABS Cornering sulla Scrambler 1100, prima, e per ora unica, Azienda del settore a montare questo dispositivo su una moto del segmento “post heritage”.
In questo programma rientra il progetto ARAS (Advanced Rider Assistance Systems) cioè un insieme di sistemi di assistenza avanzata in grado di aumentare significativamente il livello di sicurezza del motociclista grazie all’utilizzo di diversi sensori, tra i quali anche i radar.
Il progetto si concretizzerà nel 2020 quando verrà messa in vendita una moto, presumibilmente della famiglia Multistrada, dotata di due radar, uno anteriore ed uno posteriore che, tramite un’interfaccia utente, saranno in grado di avvertire il pilota di eventuali pericoli.
In particolare il radar anteriore avrà la funzione di gestire il cruise control adattivo valutando il rischio di impatto con il veicolo che precede sulla base di una distanza minima che potrà essere impostata dal pilota. Il sistema è tarato per far si che la moto non freni di colpo con il rischio di far cadere il pilota, ma lo avverte del pericolo e interviene automaticamente sui freni solo in combinazione con il cruise control.
Il radar posteriore invece avrà il compito di intercettare i veicoli e gli ostacoli presenti negli angoli morti, ovvero gli spazi non coperti dalla visuale degli specchietti retrovisori oppure il sopraggiungere da dietro di veicoli a velocità elevata a rischio tamponamento.
Il progetto è stato varato nel 2016 ed è stato sviluppato con la collaborazione del “Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano”; il brevetto, comprensivo degli algoritmi di controllo, è stato depositato nel maggio del 2017 mentre a giugno è stata presentata una pubblicazione scientifica in occasione del IEEE – Intelligent Vehicles Symposium (IV) a Redondo Beach, California.
La Ducati ha selezionato un partner tecnologico di primo livello per portare in produzione questo sistema.