Proseguiamo a raccontarvi la storia delle GTO (Gran Turismo Omologata) della Casa di Maranello, cominciata nel lontano 24 febbraio 1962 con la 250 GTO nata per battersi nel campionato Mondiale FIA GT. (Troverete QUI la storia dettagliata di questa gloriosa berlinetta GT della casa di Maranello). L’epopea della GTO si concluse alla fine del 1964 dopo aver conquistato tre titoli consecutivi dal 1962 al 1964 surclassando avversari di rango quali l’Aston Martin, la Jaguar e la Shelby Cobra.
La 288 GTO
Circa vent’anni dopo, sulla scia di altri revival, la Ferrari ripesca la sigla GTO; in casa Ferrari troviamo altri esempi di ripescaggi come California, GTB, Mondial, Testarossa, Superamerica, Superfast.
Si apre così il secondo capitolo della nostra storia con la Ferrari 288 GTO, presentata al Salone di Ginevra del 1984.
Il progetto fu affidato all’ing. Nicola Materazzi.
Derivata dalla 308 GTB, la 288 GTO era mossa da un propulsore 2.8 biturbo da 400 CV, con architettura a V di 90 gradi, distribuzione a quattro valvole per cilindro, iniezione Weber-Marelli, collocato posteriormente in posizione longitudinale.
La vettura raggiungeva i 305 km/h e accelerava da 0 a 100 in 4,9 secondi.
La carrozzeria, opera di Pininfarina, era realizzata in materiali compositi vari che permettevano di contenere il peso in 1160 kg. Esteticamente era caratterizzata dai fari a scomparsa, tipici degli anni ‘80, e dagli specchi retrovisori a colonna che citavano quelli della Formula 1. La 288 GTO si distingueva dalla 308 GTB per le carreggiate larghe, il grande spoiler posteriore e le tre prese d’aria dietro le ruote posteriori che richiamavano stilisticamente la GTO degli anni ‘60.
La Ferrari 288 GTO fu prodotta, tra il 1984 ed il 1985, in 272 esemplari.
Nel 1985, partendo da alcune soluzioni estetiche sperimentate sul prototipo MILLECHIODI venne realizzata una versione da competizione, la 288 GTO Evoluzione; destinata alle competizioni del “Gruppo B” non scese mai in gara perché questa categoria fu abolita per motivi di sicurezza.
Da questa vettura usata come laboratorio sperimentale nascerà poi la favolosa F40.
La 599 GTO
La Ferrari 599 GTO, derivata dalla 599 GTB Fiorano, rappresenta il terzo capitolo della storia delle GTO della casa di Maranello.
Venne presentata in anteprima mondiale l’8 aprile 2010 sul sito della casa.
Pur richiamando la sigla di una prestigiosa e vincente antenata, la 599 GTO non era destinata alle competizioni anche se vantava comunque prestazioni di livello eccezionale.
Si tratta di una serie speciale realizzata in tiratura limitata a 599 esemplari caratterizzata da prestazioni ulteriormente migliorate rispetto a quelle della Fiorano, grazie ad una potenza massima del suo 12 cilindri da 5999cc portata a 670 CV ed ad una riduzione di peso entro i 1495 kg per un rapporto peso/potenza di 2,22 kg/CV.
Senza tema di smentita si può affermare che si tratti di una delle Ferrari di serie più veloci di sempre con una velocità massima di oltre 335 Km/h e un’accelerazione da 0 a 100 in 3,3 secondi.