Sulla scia dei successi delle monoposto inglesi, nel 1960, abiurando la sua famosa affermazione “non si è mai visto il carro davanti ai buoi”, Enzo Ferrari autorizzò lo studio di una Formula 1 a motore posteriore.
La 246P, prima Ferrari Formula 1 a motore posteriore (la P della sigla indica appunto la collocazione del propulsore), debuttò al Gran Premio di Monaco del 1960.
La monoposto, costruita in gran segreto su progetto di Carlo Chiti, era stata collaudata il 22 maggio dai piloti Phil Hill e Richie Ginther e dal tester Martino Severi sul circuito di Modena alla presenza dell’ing. Chiti e di Enzo Ferrari in persona.
Il propulsore era un Dino 6 cilindri a V65° da 2474 cc della 256 F1 (per questo molti la individuavano come 256P perché di consueto la sigla 246 si riferiva al motore da 2417 cc).
La monoposto, caratterizzata da due serbatoi collocati lateralmente, si dimostrò poco competitiva rispetto alle agili vetture inglesi risultando ancora troppo pesante e mancante di una ottimale messa a punto. In definitiva non offriva ancora prestazioni migliori della sorella a motore anteriore.
In particolare il bilanciamento mostrava un eccesso di peso sul posteriore che causava il sollevamento del muso in accelerazione.
In seguito la 246 P non fu più vista in gara.
Un telaio fu trasformato per la Formula 2 da 1500cc, prefigurazione della Formula 1 che dal primo gennaio 1961 avrebbe subito un cambio di regolamento che imponeva il passaggio dalla cilindrata 2500 alla più contenuta 1500cc.
La 156 F2 debuttò al Gran Premio della Solitude, su un circuito stradale nei pressi di Stoccarda; von Trips riuscì ad avere la meglio su ben quattro Porsche e tre Lotus, facendo ben sperare per il campionato dell’anno successivo, che infatti avrebbe visto Phil Hill laurearsi Campione del Mondo di Formula 1 con la Ferrari 156 F1.
Per la cronaca: il Gran Premio di Montecarlo 1960 si disputò il 29 maggio. Richie Ginther qualificò la nuova monoposto al nono posto tra le Ferrari a motore anteriore di von Trips e Hill e in gara portò la vettura al 6° posto.
Il Gran Premio fu vinto da Stirling Moss su Lotus seguito da Bruce McLaren su Cooper e da Phil Hill su Ferrari.
Fu la prima vittoria in Formula 1 per la Lotus, la scuderia fondata da Colin Chapman.