Certo non esiste una morte “intelligente” ma il caso di questo sfortunato pilota è alquanto singolare.
Sauro Pazzaglia (San Mauro Pascoli, 26 maggio 1954 – Bologna, 14 luglio 1981) morì a seguito di un incidente nel corso delle prove libere della 250 del Gran Premio di San Marino, che si disputava sul Circuito di Imola.
Era l’11 luglio 1981; alla fine delle prove, mentre stava percorrendo a bassa velocità la variante bassa, cadde quasi a peso morto riportando un trauma cranico. Si diceva che si fosse slacciato il casco che nella caduta gli volò via, battendo quindi la testa sull’asfalto. In realtà i soccorritori sostennero di averlo trovato con il casco ancora allacciato. Constatate le gravi condizioni, fu immediatamente trasferito in elicottero all’ospedale Bellaria di Bologna. Purtroppo non riprese mai conoscenza e spirò, a soli 27 anni, il martedì 14 luglio alle 17.
Pazzaglia era stato Campione d’Italia Junior della classe 125 nel 1976. Passato tra i Seniores ottenne numerosi piazzamenti nel Campionato Italiano nelle classi 250 e 350. Nel 1977 debuttò nel motomondiale prendendo parte al Gran Premio delle Nazioni con una Morbidelli nella classe 125, gara che chiuse al 6º posto.
Il comune natìo di San Mauro Pascoli gli ha dedicato il centro sportivo; nel 2004 le Poste Italiane hanno emesso un francobollo commemorativo in occasione del 50° anniversario della sua nascita.