Il 3 giugno 1984 al GP di Montecarlo risplende per la prima volta la stella del giovane Senna.
La pole position era stata conquistata da Prost (McLaren-TAG Porsche), davanti a Mansell (Lotus-Renault), Arnoux (Ferrari), Alboreto (Ferrari), Warwick (Renault), Tambay (Renault).
Fin dalla mattina della giornata di gara un violento temporale si abbatte sul circuito.
La partenza viene ritardata di 45 minuti sperando in un miglioramento del tempo. Al via Prost va al comando seguito da Mansell e Arnoux; alla St.Devote Warwick si tocca con Arnoux e finisce contro le barriere; Tambay si tocca con De Cesaris e va a sbattere contro la Renault del compagno di squadra; Patrese e De Angelis rimangono bloccati dalle due Renault e sono costretti a fermarsi per far manovra.
Prost guida la corsa seguito da Mansell, Arnoux, Alboreto, Lauda e Rosberg. Al 4° giro Lauda passa Alboreto al tornante Loews e si porta in quarta posizione. Due giri dopo alla salita del Beaurivage Lauda riesce a superare l’altra Ferrari di Arnoux. Al 9° Fabi rimane fermo in pista, un commissario tenta di spingerlo ma Prost non lo vede e lo colpisce ad una gamba: fortunatamente il commissario non riporta danni, tutto questo va a vantaggio di Mansell che riesce a passare in testa.
Inizialmente nessuno si accorge che dalle retrovie si fa luce il giovane Ayrton Senna che con la sua Toleman gommata Michelin gira sui tempi dei primi.
Al 16° giro il colpo di scena: Mansell a causa dell’aquaplaning perde il controllo della sua Lotus a metà della salita del Beaurivage e sbatte contro il guard-rail.
Senna, che era partito dalla 13° posizione in griglia, si libera prima di Rosberg e poi di Arnoux e inizia a pressare Niki Lauda. Al 19° giro lo supera sul rettilineo d’arrivo portandosi in seconda posizione. Al 24° giro Lauda finisce in testacoda alla curva del Casino, tocca il marciapiede e rompe una sospensione.
Prost è sempre al comando ma Senna inizia a rimontare al ritmo di oltre sei secondi a giro. La pioggia si fa sempre più forte e al 29° giro sul rettilineo d’arrivo Prost agita la mano per chiedere di sospendere la corsa. Al 32° giro Senna è a solo 2 secondi da Prost quando il direttore di gara Jacky Ickx espone la bandiera rossa e la bandiera a scacchi.
Gara conclusa, vince Prost davanti a Senna, Bellof, Arnoux, Rosberg e De Angelis. Visto che non si è coperto il 75% della gara, prevista su 77 giri, vengono assegnati metà dei punti previsti.
All’epoca si disse che, essendo in territorio francofono, si volle favorire Prost interrompendo la corsa bloccando così la clamorosa rimonta dell’astro nascente Senna; se così fu alla resa dei conti si rivelò una beffa perché Prost quell’anno perse il mondiale per mezzo punto a favore di Lauda: se fosse arrivato secondo a punteggio pieno avrebbe vinto il mondiale per un punto; infatti con il punteggio dimezzato la vittoria gli fruttò 4,5 punti mentre con il secondo posto a punteggio pieno avrebbe ottenuto 6 punti!