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British Meeting of Year 1971- Un quasi sconosciuto John Cooper batte Giacomo Agostini
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British Meeting of Year 1971- Un quasi sconosciuto John Cooper batte Giacomo Agostini

Dicembre 2nd, 2017 Fabio Avossa Piloti, storie e glorie

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Nel 1971, tra il 19 Settembre e e il 3 Ottobre, si svolse il British Meeting of Year , un evento costituito da tre gare che si disputavano su tre diversi circuiti dove gareggiavano nella stessa gara le Formula 750 contro le 500 GP.

Le tre gare si disputarono Mallory Park il 19 settembre 1971, a Cadwell Park il 26 settembre ed infine a Brands Hatch il 3 ottobre.

Il British Meeting of the Year, ed in particolare la “Race of the Year” del 19 settembre, è stata una pagina importante nella storia delle competizioni motociclistiche, inglesi in particolare. Può essere considerato un degli eventi più importanti mai disputati nei circuiti inglesi. Molti di coloro che ebbero la fortuna far parte dell’evento, da protagonisti o da spettatori, la ricordano come “la gara della vita”.

Race of the Year – Mallory Park – 19 Settembre 1971

Nella “Race of the Year” le tre cilindri BSA-Triumph inglesi si devono confrontare con il meglio delle Yamaha GP e con la mitica accoppiata campione del mondo Giacomo Agostini/MV Agusta. Si scontravano dunque  una tre cilindri derivata dalla serie da 750cc contro una sofisticata gran premio, sempre a tre cilindri ma di 500cc. Oggi sarebbe impensabile solo immaginare una gara in cui  gli assi della MotoGP si battono con quelli della Superbike.

Negli anni ’70 invece questo era possibile, questo era la “Race of the Year”.

Il direttore marketing del gruppo Triumph-BSA Peter Deverall faceva pressione sul responsabile tecnico Doug Hele per prendere in squadra John Cooper anche se questi non faceva parte della squadra corse ufficiale. Hele cedette alle pressioni ed affidò a Cooper una BSA Rocket 3. La moto fu sottoposta ad una profonda elaborazione riducendone il perso di circa 6,5 kg grazie all’utilizzo di componenti speciali come una frizione Ferodo da competizione, coperchi in magnesio ed un albero motore alleggerito. Le riviste del settore parlavano di 159kg per 80CV.

Nonostante la tre cilindri inglese nel corso del 1971 avesse dimostrato di essere molto competitiva,  nessuno avrebbe mai immaginato che avrebbe potuto battere la coppia Giacomo Agostini/MV Agusta. Fu la vittoria più clamorosa nella storia della tre cilindri inglese: John Cooper infatti vinse il duello contro Giacomo Agostini dopo una gara combattuta in cui di due piloti si scambiarono spesso la prima posizione. Era il primo evento di rilevanza internazionale in cui Agostini veniva battuto da quando Mike Hailwood e l’Honda si erano ritirati dalle gare alla fine del 1967.

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Questa la classifica finale della gara: 1° John Cooper su BSA Rocket 3; 2° Giacomo Agostini su MV Agusta 500 3; 3° Ray Pickrell su BSA Rocket 3; 4° Paul Smart su Triumph Trident; 5° Percy Tait/Triumph Trident; 6° Jarno Saarien su Yamaha 350.

Ricordiamo le parole di John Cooper su qull’evento: <<Con quella moto avevo trovato il massimo affiatamento. La facevo girare 500 giri meno degli altri perché il tiro del motore era fortissimo e non conveniva tirare le marce>>.

La rivista “The Motor Cycle’s” scriveva: <<Il sogno inglese è diventato realtà a Mallory Park domenica scorsa quando John Cooper in sella all’ultima versione della 750cc tre cilindri BSA batte il campione mondiale Giacomo Agostini vincendo la Race of the Year>>.

La settimana successiva, sul circuito di Cadwell Park, la gara fu dominata dall’eroe locale Derek Chatterton con la Yamaha 350 con Agostini relegato al secondo posto mentre John Cooper dovette accontentarsi del terzo gradino del podio. Va detto che a rallentare Agostini fu un elemento della batteria che lo costrinse ad una sosta ai box.

Il 3 ottobre si disputò il terzo ed ultimo confronto del British Meeting of the Year: la “Race of the South” a Brand Hatch. L’evento veniva pubblicizzato come “Agostini vs Cooper again”. Ancora una volta Cooper vinse con 2,2 secondi di vantaggio su Giacomo Agostini. Intervistato dopo la gara Cooper dichiarò: <<Non ci posso credere. E’ incredibile vincere le gare di continuo, ma è ancora più incredibile contro avversari di questo calibro>>.

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Fabio Avossa

Napoletano, perito metalmeccanico, pensionato, vive a Napoli. Appassionato di motori a 2 e 4 ruote in tutti i risvolti ma con particolare interesse per la storia delle corse. Motociclista da circa 60 anni, tifa Ducati e Ferrari (made in Italy), oggi sul suo profilo Facebook si diletta a parlare di moto e auto con particolare attenzione alle vicende del Motomondiale e della Superbike.

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