La storia della Porsche inizia ufficialmente nell’aprile del 1931 con la fondazione dello studio di progettazione ed ingegneria Dr. Ing. h.c. F. Porsche GmbH a Stoccarda da parte del fondatore Ferdinand Porsche: è questo il vero nucleo originario dell’azienda Porsche, in cui ben presto inizierà a fornire il proprio importante contributo anche il figlio di Ferdinand, ovvero Ferdinand Anton Porsche (detto “Ferry”). Questo studio ha sempre fornito consulenze ad altre case automobilistiche e a diverse branchie dell’industria come trattori, carrarmati (famoso è il Leopard), elicotteri, motori d’aviazione e anche moto.
Tra queste le più note sono: la Yamaha XS 750; la Van Veen OCR 1000 con motore rotativo Wankel e la Harley Davidson V-ROD. Oggi la Porsche è ancora più vicina al mondo delle moto facendo parte del colosso VW cui appartiene anche la DUCATI.
YAMAHA XS 750 La Yamaha XS 750 è stata in produzione dal 1976 al 1979. Peculiarità di questa moto sono, rispetto alla contemporanea produzione Yamaha, il motore 3 cilindri in linea frontemarcia, raffreddato ad aria(con una cilindrata di 747cm³), e la trasmissione a giunto cardanico. La Porsche ha collaborato allo sviluppo della trasmissione. Per un curioso scherzo del caso il suo suono, a causa dell’architettura del motore, veniva paragonato (anche nelle brochure dell’epoca) a quello del 6 cilindri boxer delle Porsche 911.
VAN VEEN OCR 1000 Henk Van Veen, un olandese imprenditore e importatore della Kreidler, ebbe l’idea di costruire una moto esclusiva. Nel 1974 viene presentato il primo prototipo con un motore rotativo Mazda montato in un telaio Moto Guzzi 850. In seguito venne scelto un birotore COMOTOR prodotto dalla joint venture Citroen/NSU. Nel 1976 viene prestata al pubblico la prima moto di produzione con specifiche incredibili: 100 CV, 3,6 secondi a 100 km/h, 16 secondi per raggiungere i 200! 224 km/h di velocità massima; peso di 292 kg. Ne furono costruiti 38 esemplari ma la moto accusò continuamente problemi tecnici e non ebbe più un seguito. La Porsche fu interessata allo sviluppo di albero motore e cambio.
HARLEY-DAVIDSON V-ROD La V-Rod (siglata VRSC) è stata presentata dalla Harley-Davidson nel 2001. Il motore, significativamente denominato ‘Revolution’, venne progettato in collaborazione con Porsche; inizialmente aveva una cilindrata di 1.130 cm³, poi cresciuti a 1.250 dal 2005; è un bicilindrico a V ad iniezione elettronica; a differenza dei tradizionali motori HD, ha un angolo di inclinazione tra i cilindri di 60° (anziché 45°) ed è raffreddato a liquido anziché ad aria. Altre caratteristiche della V-Rod sono la distribuzione a doppio albero a camme in testa, anziché la tradizionale distribuzione ad aste e bilancieri, e l’utilizzo di teste a 4 valvole per cilindro, anziché 2, si tratta insomma di un propulsore progettato al 100% ex novo, senza alcun collegamento con la restante produzione HD. Come su tutte le Harley-Davidson la trasmissione finale è a cinghia dentata in kevlar; il serbatoio del carburante in plastica è nascosto sotto la sella. Il telaio è in acciaio, interamente prodotto dalla Harley-Davidson con un nuovo procedimento di saldatura e piegatura dei tubi (Idroforming). Come abbiamo già detto all’inizio la Porsche ha collaborato alla progettazione del motore.