Il punto interrogativo è d’obbligo perché se è vero che alla Ferrari ne son capitate di tutti i colori in questo Gran Premio, è anche vero che la monoposto di Maranello ha manifestato qualche difetto di affidabilità; forse nella rincorsa alle Mercedes si son trovate le performance a discapito, appunto, della affidabilità.
Purtroppo tutto ciò è accaduto proprio nel Gran Premio in cui la Mercedes ha offerto la sua peggior prestazione tanto che già dalle primissime fasi della gara Hamilton ha subito il sorpasso in pista, l’unico di quest’anno, ad opera dell’arrembante Verstappen che poi andrà a vincere la gara.
Le disavventure tecniche della Ferrari sono iniziate già dalle prove di qualifica quando Vettel ha dovuto sostituire la Power Unit e non è riuscito a disputare neanche la Q1, e pertanto è stato costretto a partire dalla ultima casella, e sono proseguite nel corso del giro di allineamento quando anche la monoposto di Raikkonen ha accusato problemi che gli hanno poi impedito di prendere il via.
Dopo i due sorpassi delle Red Bull ai danni delle Mercedes, Verstappen su Hamilton al 4° giro e Ricciardo su Bottas al 9°, la gara è vissuta sulla formidabile rimonta di Vettel che da ultimo è riuscito a finire quarto grazie alle sue indubbie doti di guida, ad una monoposto decisamente performante e ad una azzeccata strategia di pneumatici.
La rimonta di Vettel ci ha dato modo di constatare una discreta competitività della McLaren/Honda, infatti Alonso è stato uno dei più ostici da superare; la settima posizione di VanDoorne sembra confermare questa buona impressione.
Ma la sfortuna della Ferrari non finisce alla bandiera a scacchi perché nel corso del giro di rientro ai box Stroll è sorprendentemente finito addosso a Vettel strappando la ruota posteriore sinistra della Ferrari; probabilmente una incomprensione ma a farne le spese è stato Vettel. Il rischio è che si sia danneggiato il cambio e pertanto Vettel potrebbe pagare cinque posizioni sulla griglia del Gran Premio del Giappone.