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Quando la BMW voleva fare il suo ingresso in MotoGP
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Quando la BMW voleva fare il suo ingresso in MotoGP

Settembre 23rd, 2017 Fabio Avossa Pillole di storia

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La Oral Engineering di Baggiovara, alle porte di Modena, è stata fondata il 1° gennaio 1995.

L’attiività di progettazione è opera di due personaggi ben noti nel mondo dei motori: gli ingegneri Mauro Forghieri e Franco Antoniazzi; Forghieri ha legato il suo nome ad un ventennio in Ferrari sfornando tra le vetture, prototipi e Formula 1, più vincenti nella storia del Cavallino mentre Antoniazzi ha partecipato alla realizzazione di alcune moto da competizione per Gilera e Aprilia.

Qui vogliamo ricordare il motore destinato alla MotoGP sviluppato su commissione della BMW.

Un primo prototipo fu realizzato tra il 2002 ed il 2003 nel rispetto della normativa che prevedeva una cilindrata di 990cc; il motore a tre cilindri in linea erogava circa 230 cavalli alla ruota.

Poi il regolamento cambiò e di conseguenza la ORAL realizzò un secondo prototipo da 800cc, riprogettando completamente la moto sfruttando le esperienze accumulate col precedente prototipo in fase di collaudo.

Il motore di questo secondo prototipo è ancora un tricilindrico in linea con distribuzione bialbero a quattro valvole in titatnio ad azionamento pneumatico. La lubrificazione è a carter secco e un albero ausiliario di equilibratura provvede ad abbattere le vibrazioni; l’aria viene aspirata attraverso trombette telescopiche. Le misure di alesaggio e corsa sono di 90×41,8 mm per 798 cc effettivi, valori assai simili a quelli impiegati nei motori di Formula Uno dell’epoca nei quali però la cilindrata unitaria è leggermente superiore; rapporto di compressione pari a 14,5 : 1. Il motore pesa 51 kg ed eroga oltre 215 cv a 18.000 giri/min. Essendo la dinamica di una motocicletta decisamente differente da quella di un’auto, i tecnici della ORAL hanno lavorato in modo da ottenere un ’elevato livello di guidabilità puntando molto sulla trattabilità del motore. In particolare, si è lavorato parecchio sul momento d’inerzia dell’albero motore, per consentire un “dialogo” molto fluido tra l’acceleratore e la ruota motrice. Secondo gli standard dell’epoca l’elettronica Marelli provvede a gestire accensione, iniezione, controllo di trazione, launch control, freno motore, sistema anti-impennata. La ciclistica è di schema convenzionale, con un telaio a doppia trave in lega di alluminio.

Il peso a secco della moto completa è di 135 kg.

Purtroppo questa moto non verràmai vista in gara perché improvvisamente la BMW decide di abortire il progetto MotoGP e di dedicarsi alla SBK.

Le esperienze maturate, limitatamente al banco e a qualche collaudo stradale con Cadalora, sono state in seguito sfruttate dai tecnici della ORAL per sviluppare il motore della fallimentare FB01 per la MotoGP (sviluppata per conto della scuderia FB Corse di Andrea Ferrari e Sergio Bertocchi, collaudi affidati ancora una volta a Cadalora) e per lo sviluppo del monocilindrico di 250 cm3 che l’azienda modenese ha destinato ad equipaggiare le moto della categoria Moto3.

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Fabio Avossa

Napoletano, perito metalmeccanico, pensionato, vive a Napoli. Appassionato di motori a 2 e 4 ruote in tutti i risvolti ma con particolare interesse per la storia delle corse. Motociclista da circa 60 anni, tifa Ducati e Ferrari (made in Italy), oggi sul suo profilo Facebook si diletta a parlare di moto e auto con particolare attenzione alle vicende del Motomondiale e della Superbike.

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