Al Motorshow di Tokyo del 1977 la Yamaha presentò uno straordinario prototipo destinato alle gare Endurance del 1978.
Questo è stato uno dei primi progetti dell’ing. Yoda, il project leader della prima M1 del 2002; Ichiro Yoda ha lavorato con la Yamaha da quando si è laureato alla Metropolitan University di Tokyo, alla fine degli anni settanta.
Il propulsore era un 1000cc 4 cilindri a V di 90° (a cui probabilmente in seguito si sono ispirati i tecnici Yamaha per il motore della V-Max); era dotato di frizione a secco ed alimentazione ad iniezione, scarico 4 in 2, sospensione posteriore cantilever (struttura supplementare al forcellone che agisce su un singolo ammortizzatore disposto orizzontalmente, o quasi).
Non fu diffuso ufficialmente nessun dato. Per il livello tecnologico dei tempi era possibile stimare una potenza oscillante tra i 150 ed i 170 CV ad un regime di circa 12.000 giri/min.
La rassomiglianza del motore con il Cosworth DFV di Formula 1 fece nascere il sospetto che la Yamaha si fosse avvalsa della consulenza del costruttore inglese.
Il prototipo fu poi accantonato probabilmente a causa di insormontabili, per l’epoca, problemi di vibrazioni o forse perché fu abortito il programma Endurance.