Sono passati ormai quasi trent’anni da quando, la prima Clio, ha visto la luce. Una vettura di segmento B nata nel 1990, che da allora è stata rinnovata ben tre volte fino a raggiungere la quarta serie, in produzione dal 2012 fino ad oggi.
Un’auto che nel tempo è cambiata molto, sia nelle forme, molto più affusolate e tondeggianti rispetto all’originale, che nelle dimensioni, decisamente più generose nella versione attuale.
Fin dai primi tempi, la Clio ha sempre riscosso un notevole successo nel mondo delle corse e, allo stesso tempo, numerose sono state le versioni stradali sportive, che riportavano su strada tutta l’esperienza accumulata nel reparto corse.
In questo test proveremo la più sportiva della attuale serie, la Renault Clio RS Trophy da ben 220cv. Il nostro primo contatto, questa volta, parte direttamente dalla Concessionaria Quacquarelli Srl, a via Lorenteggio 60 – Milano.
ESTERNI / INTERNI
Esteticamente, la RS Trophy è una Clio a tutti gli effetti, con le sue linee morbide e il suo frontale che richiama il family feeling del marchio Renault. Questo, a nostro avviso, è un aspetto positivo, che consente di avere un’auto sportiva e divertente senza un’estetica eccessivamente sportiva e appariscente.
Ovviamente, ci sono dei particolari che, ai più attenti, faranno capire che ci troviamo di fronte ad una vera sportiva: cerchi in lega neri da 18″, fari fendinebbia che richiamano nel design una bandiera a scacchi, profilo caratterizzato da minigonne e logo Trophy e il posteriore, con i due scarichi posti ai lati e l’estrattore d’aria al centro.
Una nota di merito va anche alla colorazione Giallo Sirio, da noi promossa a pieni voti, che esalta e valorizza le linee della vettura e le dona il giusto tocco racing.
Oltre ai sedili, avvolgenti al punto giusto in modo da contenere bene in curva i passeggeri anteriori, gli interni della Clio non hanno subito enormi stravolgimenti.
Qualche tocco di colore rosso, visibile sul volante in pelle, sulle bocchette di areazione e sulla leva del cambio; inoltre, troviamo in bella vista il logo Renault Sport, sul lato passeggero della plancia comandi.
Ultima nota, ma sicuramente non di poco conto, è la presenza delle portiere posteriori, ben mimetizzate come sulla normale Clio e che, probabilmente, la rendono l’unica auto sportiva della sua categoria ad avere 5 porte.
MOTORI / DOTAZIONI
Il motore è un 1.6 litri benzina turbo, che eroga ben 220cv e spinge questa vettura fino ad una velocità massima dichiarata di 235 km/h, passando da 0-100 km/h in soli 6,6 secondi.
Il propulsore garantisce una spinta corposa e costante, regalando un’esperienza di guida davvero appagante.
Gli accessori a bordo non sono così tanti, a riprova del fatto che la vettura sia più orientata alla sportività che al comfort. Il climatizzatore è di tipo manuale monozona e, oltre al cruise control, al limitatore di velocità e all’Hill Start Assist, non sono presenti ulteriori sistemi di assistenza alla guida.
Gli appassionati gradiranno sicuramente la presenza dell’R.S. Monitor, un optional che, in aggiunta al sistema R-LINK Evolution, consente di visualizzare tantissimi dati della vettura in tempo reale, come l’accelerazione laterale e frontale, le varie temperature del motore, la pressione della turbina, i cavalli e la coppia erogata, la marcia pre-selezionata dal cambio e tanto altro.
COME VA?
L’auto, oltre ad essere molto bella, è anche molto divertente e, grazie alle sue dimensioni piuttosto contenute, si lascia guidare in città senza grosse difficoltà, nonostante l’abbondante cavalleria presente sotto al cofano.
L’erogazione del motore riesce ad essere molto graduale e gestibile, a patto di parzializzare l’acceleratore con la giusta cura. Il cambio automatico a doppia frizione e 6 rapporti è veloce e confortevole e non fa sentire la mancanza di un cambio manuale.
Ovviamente, l’assetto della vettura non è dei più comodi. Le sospensioni sono rigide e digeriscono male l’asfalto non perfetto. A tal proposito, i cerchi da 18 non aiutano di certo; caratteristiche che, su questo tipo di vettura, non possono essere considerate come “difetti” in quanto è proprio quello che ci aspettiamo da un’auto sportiva.
Per gli amanti della guida sportiva è presente, sul tunnel centrale, il tasto R.S., che consente di rendere la vettura ancora più racing: cambio ancora più veloce, controllabile mediante i due ampi paddle al volante, erogazione più cattiva, volante più duro e capace di fornire un feeling maggiore e il sound, questa volta più rauco e deciso, specialmente durante i cambi di marcia.
IN CONCLUSIONE
Un auto bella e divertente, che strizza l’occhio anche all’uso cittadino/quotidiano, grazie al cambio automatico EDC, ad un’erogazione facilmente gestibile e alla presenza delle portiere posteriori, generalmente assenti su vetture dello stesso segmento.
Solo l’assetto, piuttosto rigido, potrebbe condizionare leggermente l’utilizzo su pavè o su asfalto non proprio perfetto… ma non si può avere tutto!
La Clio R.S. Trophy può essere acquistata a partire da 26.850€, mentre si sale a circa 31.000€ per la versione da noi provata.
– Test driver: Angelo De Rosa
– Fotografia: Angelo De Rosa
– Prova: Renault Clio RS Trophy
– Collaborazione: Concessionaria Quacquarelli Srl – Renault Dacia Milano