Molti attribuiscono ai due titoli mondiali conquistati nello stesso anno da Freddie Spencer – 250 e 500 nel 1985 – un valore particolare.
In effetti l’unicità di questa performance risiede esclusivamente nelle cilindrate scelte da Spencer in quanto nessun pilota aveva mai in precedenza abbinato la partecipazione a queste due cilindrate; anzi, per essere esatti, ci provò Jarno Saarinen nel 1973, ma i fatti drammatici di Monza non gli consentirono di raggiungere il traguardo iridato.
In effetti la scelta di Spencer – voluta per rifarsi del Mondiale perso nel 1984 per motivi prevalentemente tecnici – fu obbligata perché nel 1985 era già stata abolita la classe 350 in precedenza spesso abbinata alla 500.
In realtà sono molti i piloti che si sono fregiati di due titoli nello stesso campionato e Spencer non è neanche l’ultimo della serie – come molti credono – che fu invece Jorge “Aspar” Martinez – oggi proprietario del plurititolato Team Aspar – che conquistò nel 1988 i titoli delle classi 80 e 125 in sella alle DERBI. Del resto nei primi 30 anni del motomondiale era quasi una prassi la partecipazione a due classi contigue; gli abbinamenti tipici erano pertanto: 50/125; 125/250; 250/350; 350/500.
Le caratteristiche e le prestazioni delle due moto non si discostavano di molto; spesso i motori derivavano da un unico progetto di base; al riguardo, quale esempio più lampante possiamo ricordare le invincibili MV tre cilindri nate nella versione 350 per evolvere poi verso la cilindrata più alta. Anche nella struttura le moto non si differenziavano molto pertanto i piloti non avevano particolari difficoltà a passare dall’una all’altra. Era richiesta una certa prestanza fisica per la lunghezza delle gare (all’incirca doppia di quelle attuali) e per la stretta successione delle gare stesse, ma l’adattamento era rapido ed agevole perché, rispetto a quelle moderne, le moto dell’epoca erano meno sofisticate e potevano beneficiare solo di alcune regolazioni di base quali la posizione di guida (manubrio, sella, pedane), i rapporti, la carburazione, le molle e la densità dell’olio delle sospensioni. Niente elettronica, niente mescole, nessuna regolazione fine dell’idraulica delle sospensioni mentre i freni erano a tamburo azionati a filo metallico.
Ovviamente il recordman di questa particolare classifica è Giacomo Agostini. Di seguito l’elenco delle doppiette:
1951 Duke (Gbr) campione in 350 e 500 con la Norton
1953 Haas (Ger) campione in 125 e 250 con la NSU
1956 Ubbiali (Ita) campione in 125 e 250 con la MV Agusta
1958 Surtees (Gbr) campione in 350 e 500 con la MV Agusta
1959 Ubbiali (Ita) campione in 125 e 250 con la MV Agusta
1959 Surtees (Gbr) campione in 350 e 500 con la MV Agusta
1960 Ubbiali (Ita) campione in 125 e 250 con la MV Agusta
1960 Surtees (Gbr) campione in 350 e 500 con la MV Agusta
1961 Hocking (Rho) campione in 350 e 500 con la MV Agusta
1962 Redman (Rho) campione in 250 e 350 con la Honda
1963 Anderson (Nzl) campione in 50 e 125 con la Suzuki
1963 Redman (Rho) campione in 250 e 350 con la Honda
1966 Hailwood (Gbr) campione in 250 e 350 con la Honda
1967 Hailwood (Gbr) campione in 250 e 350 con la Honda
1968 Read (Gbr) campione in 125 e 250 con la Yamaha
1968 Agostini (Ita) campione in 350 e 500 con la MV Agusta
1969 Agostini (Ita) campione in 350 e 500 con la MV Agusta
1970 Agostini (Ita) campione in 350 e 500 con la MV Agusta
1971 Agostini (Ita) campione in 350 e 500 con la MV Agusta
1972 A. Nieto (Spa) campione in 50 e 125 con la Derbi
1972 Agostini (Ita) campione in 350 e 500 con la MV Agusta
1976 Villa (Ita) campione in 250 e 350 con la Harley Davidson
1978 Ballington (Saf) campione in 250 e 350 con la Kawasaki
1979 Ballington (Saf) campione in 250 e 350 con la Kawasaki
1981 Mang (Ger) campione in 250 e 350 con la Kawasaki
1985 Spencer (Usa) campione in 250 e 500 con la Honda
1988 Martinez (Spa) campione in 80 e 125 con la Derbi