Quando, nel 1977, Giacomo Agostini aveva lasciato le competizioni motociclistiche (il suo ultimo titolo risaliva a due anni prima con la Yamaha 500) incominciava a brillare la stella di tre giovani e talentuosi piloti italiani: Virginio Ferrari, Marco Lucchinelli e Franco Uncini. Da loro ci aspettavamo molto. Inizialmente le premesse furono rispettate ma purtroppo dopo il secondo posto di Virginio Ferrari nel mondiale del 1979 alle spalle di Kenny Roberts (si rifarà poi nel 1987 con il titolo della F1 con la Bimota YB4 R, categoria che ha preceduto il Campionato mondiale Superbike), il titolo mondiale di Lucchinelli nel 1981 e di Uncini nel 1982 avremmo dovuto aspettare il 2001, con il primo titolo di Valentino Rossi.
Infatti tra il 1983 ed il 1984 la stella dei tre Moschettieri, Ferrari, Lucchinelli ed Uncini, si spegnerà lentamente e le loro carriere si trascineranno fino al ritiro definitivo.
Con impegni diversi i tre piloti sono poi rimasti tutti nel giro.
Prima del titolo di Rossi dovemmo accontentarci di qualche risultato di prestigio con un 2° posto di Cadalora nel 1994, un secondo di Biaggi nel 1998 e nel 2001, oltre qualche buona prestazione di Capirossi.
Nelle tre foto sopra, da sinistra a destra: Virginio Ferrari, Marco Lucchinelli, Franco Uncini
Di quel fulgido periodo del motociclismo italiano non dobbiamo dimenticare Graziano Rossi, il papà di Valentino, che sfiorò il titolo con la Morbidelli 250 nel 1979 e partecipò al mondiale 500 dal 1977 al 1982, anche se con risultati più modesti determinati da alcuni incidenti e moto poco competitive. Nel 1979 portò in gara la Morbidelli; nel 1980 era in sella alla Suzuki del team Gallina insieme a Lucchinelli; nel 1981 tornò in sella alla Morbidelli e completò la stagione in sella ad una Yamaha; infine nel 1982 fu ingaggiato da Agostini per il suo team che faceva gareggiare le Yamaha; il miglior risultato di Rossi fu un 5° posto nel 1980.