Il 3 luglio 1955 era in programma il Gran Premio motociclistico del Belgio da disputarsi sul velocissimo ed impegnativo circuito di Spa Francorchamps, (un tracciato di circa 14 Km ricavato da strade a viabilità ordinaria.
Nel corso delle prove, il 1° luglio, la Moto Guzzi portava al debutto l’avveniristica 500 8 cilindri a V90°.
La moto era stata ideata e progettata nel 1954 dall’ingegner Giulio Cesare Carcano per rimediare agli scarsi risultati agonistici della 500 4 cilindri in linea longitudinali dell’ing. Gianini e per contrastare le dominanti 4 cilindri di MV Agusta e Gilera.
Nella versione iniziale il motore sfiorava i 70 CV a 12.000 giri/min e la moto era in grado di toccare i 275 Km/h. Era previsto un cambio a 6 marce, ma la notevole elasticità del motore permetteva l’uso di un cambio con 4/5 rapporti, a seconda del tracciato.
Spettò al pilota australiano Ken Kavanagh portare in pista la plurifrazionata di Mandello del Lario che purtroppo dopo pochi giri accusò qualche problema di gioventù per cui fu ritirata.
Il debutto in gara avverrà, ancora con Kavanagh alla guida, il 2 aprile 1956 alla Coppa d’Oro Shell sul circuito di Imola. Purtroppo, dopo aver dimostrato le proprie doti velocistiche, la moto fu costretta al ritiro.
Si rifarà finalmente l’anno successivo vincendo la Coppa d’Oro con il pilota Dikie Dale (Frampton, 25 aprile 1927 – Bonn, 30 aprile 1961).
Purtroppo, a seguito del patto d’astensione firmato alla fine del 1957 da Gilera, Moto Guzzi e Mondial, la 8 cilindri non riuscirà mai ad esprimere in pieno il suo potenziale.
A onor di cronaca (dell’epoca) e per completezza di informazione, ci sembra opportuno qui ricordare che nel 1957 la Moto Guzzi realizzò anche una 500 monocilindrica bialbero leggerissima, derivata dalla 350 Campione del Mondo con Campbell, da usare in alternativa alla 8 cilindri nei circuiti particolarmente tortuosi.
Nella corsa al frazionamento la Guzzi 500 V8 sarà solo avvicinata dalle Honda 250/350 6 cilindri e dalla Laverda 1000 V6 Endurance, e da un progetto della Benelli di un 250 V8 poi abortito, causa vincoli regolamentari.
Altri esempi da ricordare nel campo dei plurifrazionati sono la Honda 125 5 cilindri e due progetti, mai sfociati in modelli definitivi, della MV Agusta di un 6 cilindri in linea prima di una 500 ed in seguito di una 350.