Siamo a Torino per la Presentazione Stampa europea del nuovo Suzuki Burgman 400 ABS. La location è molto suggestiva, all’interno della corte dell’Hotel, in bella mostra vi sono i maxi scooter giapponesi che ci accompagneranno per una prova di 300 km, tra le vie della città e per un percorso extraurbano tra le verdi colline di Chieri, alle porte di Monferrato.
Il Suzuki Burgman 400 nasce nel 1998 e dalla prima generazione, ben 440.000 esemplari sono stati venduti, di cui il 54% solo in Italia. Un dato che sottolinea ancor di più il successo dello scooter di Hamamatsu.
Oggi siamo alla sua quarta generazione, e presenta diverse evoluzioni e migliorie rispetto al modello precedente. Prima di partire con la prova su strada, inizia la Conferenza Stampa presieduta da Nobuhiro Yasui, Chief Engineer di Suzuki Japan.
“Il vecchio Burgman 400 era una berlina, il nuovo è una coupé” – con sorriso spiega Nobuhiro Yasui – “molti sono stati i successi dei modelli precedenti, ma oggi presentiamo un nuovo prodotto. Più confortevole, più dinamico, più performante ed esteticamente più sportivo”
Conclusa la conferenza internazionale, ha poi proseguito Enrico Bessolo, Direttore Commerciale Moto Suzuki Italia, che ci ha spiegato dettagliatamente le caratteristiche del nuovo Burgman 400 ABS.
DESIGN/COMFORT:
Il design del nuovo Burgman 400 è decisamente più dinamico, la linea è da silhouette snella e leggera. “Il Burgman Coupé”, è caratterizzato da fianchi più stretti, con una pedana rastremata che non solo migliora la fluidità delle forme, ma consente di poter poggiare saldamente i piedi a terra. La sella da terra è alta di soli 755 mm, una posizione di guida che agevole le persone di diverse stature.
Il nuovo frontale presenta un doppio proiettore a LED, con luci di posizione a LED integrate e indicatori di direzione posizionati più in basso. Anche al posteriore abbiamo un nuovo codino slanciato che dispone di gruppi ottici a LED, con indicatori di direzione.
La nuova sella biposto su due livelli dispone di un’imbottitura più spessa di circa 20 mm più, una nuova ergonomia che agevola il comfort sia del conducente che del passeggero.
Il Burgman 400, offre design ma non rinuncia affatto alle doti di carico e utilità di bordo. Il vano sottosella ha una capienza di 42 litri, che permette di alloggiare sotto la sella due caschi (uno integrale e un demi-jet), con un peso massimo totale ammesso di 10 kg.
Due cassettini portaoggetti anteriori da 2,8 litri sul lato sinistro e 3,5 litri sul lato destro. All’interno del vano destro vi è una presa di corrente da 12 V, comodo per ricaricare i propri device.
Sul lato destro dello scooter vi è anche un utilissimo occhiello nella carrozzeria sotto la pedana destra, che permette di fare passare una catena attorno al telaio, per ancorare il mezzo ad un palo o simili. Non solo, il nuovo Burgman dispone del Suzuki Advanced Immobiliser System (SAIS), un sistema d’identificazione elettronica della chiave. Sempre con la chiave, si può azionare una piastrina metallica per schermare il blocchetto di avviamento.
MECCANICA/ELETTRONICA:
Il motore è un monocilindrico a 4 tempi, raffreddato a liquido DOHC da 399 cc. La potenza massima è di 31,2 CV a 6300 giri/min e la coppia è di 36 Nm a 4800 giri/min.
Le severe normative Euro 4, fanno perdere al nuovo Burgman circa 1 kw di potenza, rispetto al modello precedente, riuscendo però a guadagnare intelligentemente più coppia sin dai bassi giri.
Grande lavoro è stato svolto sull’ottimizzazione dei pesi, che vede il nuovo Burgman più leggero di 7 kg, passando da 220 kg a 215 kg di peso. Il rapporto peso/potenza è migliorato nettamente.
Il nuovo motore offre buone prestazioni, notevoli riduzione dei consumi 4 l/100 km (dichiarati) e minor emissioni nell’atmosfera.
Il comparto freno vede un doppio disco anteriore da 260 mm su ruota da 15 pollici, abbinato al freno a disco posteriore da 210 mm, su ruota da 13 pollici. L’impianto frenante è gestito da un ottimo sistema ABS che previene il blocco delle ruote in caso di frenate forti.
La sospensione posteriore è il fiore all’occhiello del nuovo Burgman, che adotta un mono ammortizzatore PRO-LINK con precarico molla regolabile su sette posizioni.
Altre caratteristiche presenti sono:
- Il Suzuki Automatic Idle Speed Control (ISC) assicura un funzionamento regolare al minimo.
- Il cambio CVT (Continuously Variable Transmission) permette una progressione vellutata, linearea e fluida.
- L’Antilock Brake System (ABS) controlla la velocità delle ruote e regola la forza frenante in base all’aderenza restituendo maggior controllo del mezzo.
- Un tachimetro e un contagiri analogici, affiancati da un ampio display digitale centrale.
- L’indicatore presenza di ghiaccio che inizia a lampeggiare quando la temperatura scende sotto i 3℃.
- La spia Suzuki Eco Drive che s’illumina quando si utilizza lo scooter con una guida attenta ai consumi.
COME VA?
Nuova è la posizione di guida del Burgman 400. La posizione adesso è più eratta e dallo spirito sportivo, ma che non vuole rinuncia alla comodita, merito della nuova inclinazione della pedana e dalla spessa imbottitura della sella.
La posizione delle gambe del conducente è più arretrata e permette di essere molto più agili alla guida. Lo schienale del pilota è regolabile di 15 o 30 mm, a supporto di una regolazione/impostazione ottimale.
Molto comoda è la leva del freno di stazionamento, sicuramente utile nei parcheggi in pendenza. Il quadro strumenti è ben visibile anche in condizioni di luce solare forte.
In città, la nuova sospensione PRO-Link assorbe benissimo tutte le asperità che si incontrano tra buche, pavè, dossi, marciapiedi ed altro ancora. La stabilità non è mai compromessa, e il ritorno sottosella non è mai fastidioso. La partenza da semaforo è soddisfacente (non partecipiamo a nessuna gara), il Burgman parte a tutto sprint se si apre tutta la manetta.
Sulle strade extraurbani, godiamo dell’ottima protezione fornita dal nuovo parabrezza. Copre molto bene dal vento e non crea alcuna turbolenza anche alle alte velocità. Essendo un 400, non abbiamo velocità di punta folli, ma si supera il limite autostradale senza accorgesene (occhio).
Sul tratto collinare siamo stati colpiti dalla grande stabilità di curva e dall’ottimo inserimento, sempre deciso e mai incerto. La ruota da 15 pollici fa la differenza e nel caso si entra in curva un pò più forte, si può rallentare senza problemi col freno posteriore gestito dal sistema ABS, che ci aiuta a chiudere meglio la traiettoria.
Nelle frenate più decise, i doppi dischi da 260 mm all’anteriore sono notevoli, ma per frenate più intense meglio aiutarsi anche con quello posteriore.
Soddisfatti dall’handling e dal feeling ottenuto durante le curve ad S. Il peso ridotto di 7 kg, tradotto dinamicamente significa: minor sforzo fisico tra un cambio di direzione e l’altro. Pensate che solo sul modulo ABS, il peso è stato ridotto di circa 750 g rispetto al modello precedente.
Unico limite del Suzuki Burgman è il cavalletto centrale, che in caso di angoli di piega interessanti, lo sentirete spesso strusciare sull’asfalto.
IN CONCLUSIONE:
Il Suzuki Burgman 400 ABS è l’unico scooter della sua categoria ad offrire una sospensione posteriore PRO-Link, con precarico molla regolabile su sette posizioni.
Stile, comfort, elettronica e prestazioni sono ben presenti su questo modello. Il prezzo è in linea con la qualità, ricordando che il Burgman 400 è al 100% Made in Japan, segno dell’alta affidabilità di produzione.
Pur avendo guidato senza mai badare ai consumi, su oltre 300 km percorsi, il consumo medio di carburante non è mai sceso sotto i 25 km/l.
Il nuovo Burgman 400 ABS è disponibile già da Settembre al prezzo di 7.899 euro e fino al 31 ottobre 2017, lo scooter avrà un prezzo di lancio di 7.290 euro.
– Test rider: Marco Fossa
– Video: Marco Fossa
– Evento: Torino – Burgman 400 ABS
– Collaborazione: Suzuki Moto Italia