Diciamo la verità, quella doppietta rossa sia in prova che in gara ci ha emozionati un po’ tutti, almeno noi italiani.
Vettel ha offerta una prestazione fuori dal comune per velocità e gestione della gara pur costretto a guidare con lo sterzo danneggiato.
Raikkonen è stato superlativo per la prestazione pura ma anche per lo spirito di sacrificio e dedizione alla squadra. A me ha ricordato il Villeneuve di Monza 1979.
Probabilmente molti fra noi dovranno scusarsi con Raikkonen, Arrivabene e Marchionne.
A questo punto possiamo già essere soddisfatti del Campionato 2017 specialmente se confrontato con quello dello scorso anno.
Ma passiamo alla gara.
All’inizio una noia mortale con il solito trenino con due Ferrari e due Mercedes in fila, poi al cambio gomme gli equilibri si spostano un po’ a favore delle Mercedes, complici i guai allo sterzo di Vettel abilmente coperto da Raikkonen nelle vesti di fedele scudiero.
Se non ci fosse stato in ballo il titolo mondiale forse questa sarebbe stata la gara della riabilitazione totale del finlandese che comunque penso si sia guadagnato il rinnovo per il 2018.
Nelle retrovie assistiamo finalmente ad una bella prestazione di Alonso che, dopo un abile sorpasso ai danni del connazionale Sainz, conclude la gara senza problemi tecnici ma soprattutto in ottima posizione, sesto, con un distacco inferiore ad un secondo al giro, primo dei non doppiati e, ciliegina sulla torta, giro più veloce in gara.
Gioco di squadra della Mercedes difficilmente definibile (antisportivo?scandaloso?strategico?) che prima invita Bottas a cedere il passo ad Hamilton quale maggior candidato al titolo ma poi, visto che Hamilton non riusciva a finalizzare l’attacco alle due Ferrari, Toto Wolff – contro il parere di Lauda – ha invitato l’inglese a restituire la posizione. A me la cosa non è dispiaciuta più di tanto (gli interessi in gioco sono tantissimi) ma forse si poteva rendere meno plateale il sorpasso di Hamilton su Bottas.
Comunque questo ci ha consentito di assistere ad un finale scoppiettante con l’attacco di Hamilton, che si è ritrovato una monoposto più bilanciata dopo il pit stop, con Raikkonen che inizialmente premeva su Vettel vedendolo in difficoltà e poi ha scelto di proteggerlo e con Verstappen che, nonostante la penalizzazione di 10 secondi per aver danneggiato Ricciardo alla partenza, è stato autore di una bellissima rimonta tanto da andare ad insidiare Bottas. Forse con quell’errore a inizio gara si è giocato qualcosa di importante in questa gara.
Sulla penalizzazione dell’olandese ho qualche perplessità perché penso che le fasi della partenza sono sempre concitate e tutto può accadere. Probabilmente si è voluta punire la nota irruenza di Max.
Adesso la Formula 1 va in vacanza, se ne riparla a fine agosto con il Gran Premio del Belgio.