Sulla scia del successo della Lamborghini Miura Ferrari dovette piegarsi all’impiego del motore posteriore anche sulle sue GT, oltre che sulle auto da competizione.
Ma quale fu la prima Ferrari stradale a motore posteriore?
Molti identificano nella 365 GT/4 BB, nata nel 1972 come sostituta della 365 GT/B Daytona, la prima FERRARI stradale con il motore posteriore/centrale, che poi evolverà nelle versioni 512 BB e 512 BBi. E probabilmente questa è la versione ufficiale, ma solo per una questione di marketing.
Infatti la prima FERRARI stradale a motore posteriore/centrale è stata senza ombra di dubbio la DINO 206 GT, nata nel 1967 con un motore da 2000 cc e che poi avrà un aumento di cilindrata da cui la denominazione 246 GT.
A dimostrazione che la DINO costituiva per la Ferrari il ponte per la conversione totale al layout del motore posteriore/centrale, nel 1974 venne presentata la DINO 308 (carrozzeria Bertone) che, essendo dotata di un motore 8 cilindri non aveva nulla in comune con la famiglia delle DINO ma che darà il via alla famiglia delle “piccole” FERRARI, a partire dalla 308 GT/B del 1975 e che continua ancora oggi con la 488.
In realtà la primogenitura andrebbe riconosciuta alla 365P berlinetta speciale, nota anche come “Tre posti”, del 1966 realizzata sulla base del telaio di un prototipo P2, che però fu costruita solo in due esemplari (uno per Chinetti ed un secondo per Agnelli) e non fece mai parte della produzione Ferrari.