Nel 2016 Marquez si è laureato Campione con un discreto anticipo, a tre gare dalla fine. A l contrario l’epilogo del mondiale 2015 lo conosciamo tutti, con Valentino e Lorenzo arrivati a disputarsi il titolo all’ultimo Gran Premio fra tante polemiche.
Anche tre anni fa, con la gara di Valencia si decideva il titolo di Campione del Mondo 2013 della MotoGP. Marc Marquez (Honda) aveva 13 punti di vantaggio su Jorge Lorenzo (Yamaha); in caso di vittoria di Lorenzo a Marquez sarebbe bastato arrivare quarto. Per la prima volta nella storia del Motomondiale della classe regina erano due spagnoli a contendersi il titolo all’ultima gara. Il titolo, come è noto, andò a Marquez.
Da quando è stato istituito il Campionato del Mondo, nel 1949, si sono verificati altri 16 casi in cui il titolo della top class (500cc fino al 2001, MotoGP dal 2002) si è deciso con il risultato dell’ultima gara della stagione.
1949 – Prima di arrivare a Monza per l’ultimo Gran Premio della stagione, Leslie Graham era saldamente al comando della classifica con la AJS bicilindrica “porcospino” e solo un suo ritiro avrebbe rimesso in gioco Nello Pagani con la Gilera 4 cilindri. Ed infatti si verificò proprio questa combinazione di risultati con Pagani vincitore del Gran Premio delle Nazioni mentre il pilota inglese si ritirava a causa di un incidente alla curva di Lesmo causato da Carlo Bandirola. Applicando la regola degli scarti, allora vigente, che prendeva in considerazione i tre migliori risultati, i due piloti risultavano a pari punti, con la discriminante di 10 punti di vantaggio nel conteggio totale a favore di Pagani che perciò si sarebbe aggiudicato il titolo. Ma non andò così per un discusso cavillo regolamentare. Al riguardo devo ricordare al lettore di queste note che all’epoca il regolamento prevedeva l’assegnazione di un punto all’autore del giro più veloce in gara. Su questo punto si scatenò una disputa sull’interpretazione del regolamento ufficiale (redatto in francese) e cioè se il punto dovesse essere assegnato comunque all’autore del giro veloce o solo se questi avesse tagliato il traguardo alla fine della gara. Gli italiani basavano le proprie ragioni sul fatto che al Gran Premio di Svizzera l’autore del giro più veloce (Ted Frend) non giunse al traguardo ed il punto supplementare fu assegnato a Graham, autore del secondo giro più veloce e primo al traguardo.
La FIM invece, forse per compensare l’incidente subìto da Graham proprio a causa di un pilota italiano, Bandirola, decise di dare ragione agli inglesi e Leslie Graham divenne il primo campione del mondo della Classe 500.
1950 – Ancora una volta è Monza a decidere il titolo; Umberto Masetti (Gilera) arriva all’ultima gara dell’anno con un vantaggio marginale su Geoff Duke (Norton). Duke vinse la gara ma Masetti giungendo secondo si aggiudicò il titolo per un solo punto.
1952 – L’ultima gara si disputa in Spagna sul circuito del Montjuich a Barcellona. E’ ancora Masetti, pilota della Gilera 4 cilindri che è in testa alla classifica con un leggero margine, questa volta sul campione del 1949, Leslie Graham su MV Agusta 4 cilindri e sull’irlandese Reginald Armstrong sulla Norton Manx. Graham vince la gara ma, come l’anno precedente, Masetti, arriva secondo e si aggiudica il titolo.
1957 – Il ternano Libero Liberati, su Gilera 4 cilindri, vince l’ultima gara a Monza mentre il suo contendente, nonchè compagno di squadra, Bob McIntyre accusa un malore e non parte. In realtà Liberati avrebbe potuto affrontare la gara di Monza con il titolo già in tasca perché in precedenza gli era stata tolta la vittoria conquistata al Gran Premio del Belgio per aver cambiato moto senza preavviso. Dopo la fine del Campionato a Liberati fu tolta la squalifica e quindi, di fatto, avrebbe conquistato il titolo già prima del conclusivo Gran Premio delle Nazioni.
1966 – Due tra i più grandi campioni di sempre, o forse i più grandi, in sella alle moto dei due tra i più grandi costruttori, Mike Hailwood con la debuttante Honda 4 cilindri e Giacomo Agostini in sella alla MV Agusta 3 cilindri, si giocano il titolo nell’ultima gara di Monza. I due rivali fanno il vuoto battagliando in testa alla corsa fino a quando la Honda di Hailwood ha un problema e Agostini si aggiudica il primo dei suoi otto titoli mondiali della 500.
1967 – Come un copione già scritto si ripete il finale dell’anno precedente; Hailwood e Agostini arrivano all’ultima gara ancora in lotta per il campionato. L’esito del Gran Premio, disputato in Canada per la prima e unica volta nella storia del Motomondiale, vede la vittoria di Hailwood che raggiunge Agostini in classifica come numero di punti e vittorie, 5 a testa. Nel computo dei risultati, vi ricordo che vigeva la regola degli scarti, l’italiano con tre secondi posti contro i soli due di Hailwood si aggiudica nuovamente il titolo. In realtà ancora una volta a determinare l’esito del mondiale era stata la gara di Monza dove Hailwood, dopo aver distaccato Agostini, era stato tradito dal mezzo meccanico.
1975 – Dopo 8 anni è ancora Giacomo Agostini, in sella alla Yamaha 2 tempi a disputarsi il titolo all’ultima gara con un con un pilota inglese; in questo caso è il coriaceo Phil Read, in sella alla MV Agusta 4 cilindri, che lo aveva battuto nei due anni precedenti. Read vince l’ultima gara a Brno, ma Agostini con la seconda posizione si laurea campione del mondo diventando così il primo pilota a vincere il titolo nella classe regina sia su una moto a due tempi che su una a quattro tempi.
1978 – Arrivano gli americani. Kenny Roberts con la Yamaha approda all’ultima gara dell’anno al Nürburgring, il vecchio circuito di 22 Km, con un vantaggio di soli otto punti su Barry Sheene, vessillifero della Suzuki. Roberts conclude al terzo posto, proprio davanti a Sheene, e diventa così il primo pilota americano a vincere il titolo nella classe regina, nonché primo pilota a conquistare il titolo al debutto nella top class dopo, ovviamente, Leslie Graham che aveva conquistato il primo titolo della storia del Motomondiale.
1979 – Kenny Roberts si contende il titolo ancora una volta con un pilota Suzuki; è l’italiano Virginio Ferrari. Si arriva all’ultima gara in Francia sul circuito di Le Mans. Dopo aver comandato nelle prime fasi della gara, Ferrari cade ed il titolo va a Roberts per il secondo anno consecutivo.
1980 – Per il terzo anno consecutivo Kenny Roberts lotta per il titolo mondiale contro un pilota della Suzuki, il connazionale Randy Mamola. La gara decisiva è il GP di Germania che si disputa per l’ultima volta sul vecchio Nurburgring da 22 Km. A Roberts sarebbe sufficiente un ottavo posto, ma i problemi meccanici di Mamola a metà gara, dopo che aveva condotto per alcuni giri, gli facilitano il compito di conquistare il suo terzo consecutivo titolo.
1981 – Finalmente un altro italiano, dopo Agostini, torna al vertice della classe regina. Si arriva all’ultima gara della stagione, in Svezia ad Anderstorp, con Randy Mamola che per il secondo anno consecutivo ha la possibilità di conquistare il titolo. Suo avversario è Marco Lucchinelli che guida la classifica e deve chiudere almeno 5º nel caso Mamola vinca la gara. La prova si svolge in condizioni miste, sotto una leggera pioggia, e Mamola, dopo aver condotto nelle prime fasi perde posizioni fino ad uscire dalla zona punti. Lucchinelli, piazzandosi in nona posizione, si laurea campione.
1983 – Il giovane Freddie Spencer, con la Honda 3 cilindri, arriva all’ultima gara con un vantaggio di cinque punti su Kenny Roberts. Per tutta la gara, disputatasi sul circuito di Imola, Roberts prova a rallentare Spencer per permettere al suo compagno di squadra Eddie Lawson di raggiungerli e mettersi tra lui e Spencer. Ma questi intelligentemente marca stretto Roberts, finendo secondo e aggiudicandosi così il titolo della 500, il primo sia per lui che per la Honda nella classe 500.
1989 – Gli americani dominano ancora nel Mondiale della top class. Si arriva all’ultima gara dell’anno con la possibilità di conquistare il titolo da parte di Eddie Lawson, passato alla Honda proprio quell’anno, e di Wayne Rainey prima guida della Yamaha. Lawson, arrivato all’ultima gara disputata sul circuito di Goiania in Brasile con un abbondante margine, chiuse la gara in seconda posizione, laureandosi così campione, dopo una tremenda battaglia con Rainey e Schwantz, quest’ultimo vincitore della gara.
1992 – Si delinea il dominio dei piloti australiani, ma non è ancora il momento. Dopo un avvio di campionato eccellente Mick Doohan, con la Honda, si infortuna gravemente ad Assen, quando rischia l’amputazione di una gamba. In sua assenza il vantaggio di 65 punti su Rainey, pilota Yamaha, viene progressivamente rosicchiato fino all’ultima gara dove l’australiano si presenta sul circuito di Kyalami in Sud Africa con ormai soli 2 punti di vantaggio sul rivale. Storica, e stoica, la gara di Doohan, al quale sarebbe bastato un sesto posto ma deve però cedere il titolo a Rainey che, piazzandosi in terza posizione, conquista il titolo con un vantaggio di 4 punti. E’ la prima volta che un pilota che arriva alla gara finale secondo in campionato riesce a conquistare il titolo.
1993 – Aritmeticamente il titolo si decide nell’ultima gara dell’anno, con Kevin Schwantz (Suzuki) che si laurea Campione con 18 punti di vantaggio su Wayne Rainey (Yamaha). In realtà Schwantz aveva messo le mani sul titolo già due gare prima quando al GP d’Italia disputato sul circuito di Misano Adriatico, Rainey si era gravemente infortunato concludendo tragicamente la sua carriera sulla sedia a rotelle.
2006 – Dal 2002 in classe regina si gareggia con le MotoGP, 990cc 4 tempi. Valentino Rossi, su Yamaha, arriva all’ultima gara dell’anno con otto punti di vantaggio su Nicky Hayden su Honda 5 cilindri a V. Siamo a Valencia, il Gran premio dominato dalla Ducati con Troy Bayliss, sostituto dell’infortunato Sete Gibernau, che vince la gara davanti al compagno di squadra Loris Capirossi. Valentino Rossi, caduto al quinto giro, chiuderà solo 13º, consegnando così il titolo ad Hayden che arriva terzo.
Arriviamo poi ai campionati più recenti il cui svolgimento è ben noto agli appassionati:
2013 – Marc Marquez (Honda) vs Jorge Lorenzo (Yamaha)
2015 – Valentino Rossi vs Jorge Lorenzo, entrambi su Yamaha …… la storia continua.