Ogni anno, con drammatica cadenza, il Tourist Trophy fa le sue vittime e puntualmente si riaccende la discussione sulla eccessiva pericolosità delle gare su strada ed in particolare su quella dello storico Tourist Trophy sull’isola di Man.
Non voglio qui entrare nel merito della discussione che potrebbe esulare dall’ambito sportivo ed incamminarsi sul difficile percorso del rispetto della vita, delle scelte personali e così via. Mi limito perciò a ricordarvi che il Tourist Trophy è stato valido come prova del Campionato del Mondo di motociclismo sin dalla prima edizione del 1949 fino a quella del 1976, per essere poi escluso dal calendario a partire dal 1977 per la conclamata eccessiva pericolosità del circuito.
Ma, come ben sappiamo, il TT sopravvisse grazie ad un campionato creato appositamente per il circuito dell’isola di Man, pomposamente denominato Campionato Mondiale Formula TT, nonostante inizialmente si svolgesse in prova unica.
I primi due vincitori, e di conseguenza anche Campioni, della più prestigiosa classe F1 (una sorta di SBK) furono Phil Read su Honda nel 1977 e Mike Hailwood su Ducati nel 1978. Poi, dal 1979, il calendario incominciò ad arricchirsi inizialmente con l’aggiunta del GP dell’Ulster.
Ma come si arrivò a questa decisione?
In seguito alla morte di Parlotti, la 99° vittima del TT, Giacomo Agostini, suo fraterno amico, annunciò la decisione di astenersi dal partecipare al Tourist Trophy e mantenne fede all’impegno fino al suo ritiro dalle competizioni.
In effetti già dal 1972, anno della morte di Parlotti, erano iniziate le prime defezioni.
Dalla presa di posizione di una figura così autorevole, il pluri iridato e pluri vincitore del TT (10 volte) Giacomo Agostini, nacque un movimento di protesta dei piloti che portò all’esclusione del Tourist Trophy dal calendario iridato; importante fu il sostegno di due carismatici piloti inglesi: il giovane Barry Sheene ed il più anziano Phil Read che però, come abbiamo già raccontato più sopra, in seguito ci ripenserà partecipando al TT del 1977 conquistando il titolo della F1.
A partire quindi dal 1973 il TT subì il boicottaggio di quasi tutti i campioni del “circus” iridato; il boicottaggio proseguì fino ad ottenere l’eliminazione del TT dal calendario mondiale che avvenne a partire dal 1977.
Ricordo qui alcuni nomi “eccellenti” vittime del TT:
- Leslie Graham (12 giugno 1953), primo Campione del Mondo nella storia della classe 500 nel 1949
- Tom Phillis (8 giugno 1962), Campione del Mondo della classe 125 nel 1961, anno in cui regalò alla Honda la prima storica vittoria in una gara iridata
- Santiago Herrero (10 giugno 1970), dopo un primo ed un secondo posto si era candidato al titolo della 250
- Gilberto Parlotti (9 giugno 1972), dopo due primi, un secondo ed un terzo posto, era ampiamente candidato al titolo della 125
Ma vogliamo ricordare anche David Jeffries (nella foto lo vediamo al fianco di Joey Dunlop) morto il 29 maggio 2003 durante le prove del Senior TT. E non dimentichiamo il gravissimo incidente durante le prove del Tourist Trophy del 1966 che costrinse Tarquinio Provini al ritiro definitivo dalle competizioni.