Nel 1952, per mancanza di concorrenti a seguito del ritiro dell’Alfa Romeo, la CSI (Commissione Sportiva Internazionale), di comune accordo con gli organizzatori delle gare, decide di far svolgere il Campionato Mondiale con vetture di Formula 2 da 2000cc, “500 miglia di Indianapolis” esclusa. Ricordo infatti che all’inizio del Campionato la famosa gara americana era inclusa nel calendario del Mondiale nel vano tentativo di dare un taglio internazionale, e non limitatamente europeo, al Campionato. Cosa che si verificherà solo molti anni dopo.
Anche nel 1953, non cambiando le condizioni che avevano determinato questa scelta, il Mondiale verrà disputato con monoposto di Formula2 che, per inciso, ricordo che saranno ammesse alla partenza, ma fuori classifica, anche in alcuni Gran Premi del 1966-67.
In realtà il nuovo regolamento della Formula 1, che doveva andare in vigore dal 1952, era stato definito già alla fine del 1951 ma nessun costruttore si era dichiarato pronto; di qui la decisione di ammettere le Formula 2.
Nel biennio 1952/53 il dominatore fu Alberto Ascari su Ferrari 500 4 cilindri, primo pilota a vincere per due volte consecutive il titolo e ultimo italiano della storia capace di conquistare il massimo titolo dell’automobilismo; in seguito sarà il tedesco Michael Schumacher a conquistare il record per il maggior numero di titoli vinti consecutivamente (cinque tra il 2000 e il 2004), oltre al record dei titoli vinti (sette).
Finalmente nel 1954 scenderanno in campo le monoposto di Formula 1 costruite nel rispetto del regolamento che prevedeva monoposto da 2500cc aspirate oppure da 750cc sovralimentate; il 1954 segna anche il ritorno alle competizioni della Mercedes con le sue favolose 8 cilindri desmodromiche che domineranno il campionato per due anni.