Da alcuni anni si parla, come se si trattasse di un fenomeno relativamente recente, della scuola spagnola che sta monopolizzando le classifiche mondiali portando alla ribalta piloti come Barbera, Bautista, Elias, i fratelli Espargaro, Lorenzo, Marquez, Pedrosa, Rabat, Rins, Salom, Simon, Terol e, ultimo in ordine di tempo, Vinales.
Certo non è un caso perchè in Spagna hanno saputo creare, con il supporto della DORNA e con il coinvolgimento di nomi importanti come Nieto, Pons, Puig, Alzamora, Martinez, un sistema attorno al motociclismo agonistico costituito da selezioni a livello nazionale, scuole, campionati minori, sponsor, team e tecnici. In pratica la carriera dei futuri campioni viene programmata seguendo il pilota passo dopo passo, a partire dalle selezioni.
Ma in realtà la scuola spagnola non è una novità, semmai si è rafforzata; molti infatti hanno dimenticato i grandi campioni iberici del passato con Nieto (foto a sin.) in testa con 13 titoli mondiali e a seguire Jorge Aspar Martinez (4 titoli); Santiago Herrero (foto di copertina) scomparso prematuramente; Ramon Torras anche lui vittima di un incidente in gara; Ricardo Tormo (foto a dx) detentore di 2 titoli mondiali; Salvador Canellas che fu il primo pilota spagnolo a vincere un Gran Premio (Spagna 1967, classe 125); Benjamin Grau.
Poi arrivarono Alex Crivillè, primo spagnolo campione del mondo della top class nel 1999, già campione della 125 nel 1989; Manuel Herreros campione mondiale classe 80 nel 1989; Sito Pons, due volte (1989/90) mondiale della 250.
In tempi più recenti si sono affacciati alla ribalta del Motomondiale Juan Garriga, Daniel Amatriain, Alberto Puig, Emilio Alzamora, campione della 125 nel 1999 e Toni Elias, primo Campione del Mondo della neonata classe Moto2 nel 2010.
Insomma come potete ben vedere i piloti spagnoli sono stati sempre ben presenti nelle classifiche mondiali a partire dagli ultimi anni ’60.