Dopo Phillip Island risuona ancora l’Inno di Mameli sul podio del Mondiale Supersport. Se in Australia era stato Roby Rolfo a trionfare, sul Chang International Circuit è stato Federico Caricasulo a conquistare il gradino più alto del podio dopo una gara caratterizzata da diversi colpi di scena e da temperature molto alte.
Un successo storico quello dell’alfiere del GRT Yamaha: per il ravennate è la prima affermazione nel Mondiale Supersport, mentre per la Casa dei Tre Diapason si tratta della prima vittoria della nuova YZF-R6.
Scattato dalla settima casella, Caricasulo è stato presto coinvolto nella lotta per il podio, prendendo il comando all’undicesimo passaggio dopo l’uscita di scena di Jules Cluzel per un guasto al motore. Il francese della Honda ha subito la stessa sorte di PJ Jacobsen, fermo a bordo pista con il propulsore della MV in fumo. Con il Campione in carica Sofuoglu out per infortunio, nemmeno Kyle Smith è stato capace di approfittare dei molteplici forfait in pista e fuori. Il britannico ne ha combinate di tutti i colori: prima un contatto con la wildcard Polamai, poi, a causa di alcuni problemi in staccata, ha indotto alla caduta Christian Gamarino, in quel momento secondo. L’alfiere del GEMAR Team Lorini è infine stato squalificato all’ultimo giro per non aver rispettato un ride through, dopo una sanzione precedente in cui doveva cedere tre posizioni a causa di un comportamento antisportivo.
Ad approfittare della situazione è stato Caricasulo che ha così vinto con un vantaggio di +0.793 sul secondo classificato, il pilota tailandese Kraisart e poco più di tre secondi su Nikki Tuuli, che ha completato un podio tutto Yamaha.
I piloti del Mondiale Supersport torneranno in pista dal 31 marzo al 2 aprile, in occasione del Pirelli Aragón Round, sede del terzo stagionale.