Il 4 febbraio 2017, tutto il web annunciava la morte di Primo Zanzani, il mago della MotoBI.
Primo Zanzani nasce il 16 gennaio 1923 a San Martino in Strada in provincia di Forlì.
Nel primo dopoguerra, ha i suoi primi approcci con il mondo del motociclismo nel ruolo di pilota gareggiando con moto ricavate da residuati bellici che lui stesso preparava per le corse. Dopo la guerra ottiene la concessione di vendita della Laverda e continua la sua attività di pilota; nel 1954 si classifica primo nella classe 100 al Motogiro in sella ad una Laverda.
Ma la sua vera passione era l’elaborazione, tanto che spesso le moto da lui elaborate risultavano più competitive di quelle ufficiali.
Alla fine degli anni 50 si trasferisce a Pesaro chiamato a dirigere il reparto corse della Benelli-MotoBi.
Qui ebbe modo ancor di più di mettere in mostra le proprie doti tecniche, tanto da risultare uno dei tecnici più stimati nell’ambito del motociclismo da competizione e da fargli guadagnare l’appellativo di “mago”. Era famoso per le sue “segretissime” cammes.
Si stima che siano più di 1800 le vittorie ottenute con moto da lui preparate.
Ma la moto che più si identifica con la figura di Zanzani è la famosa MotoBi 250 “6 tiranti” che dominò la categoria Juniores degli anni a cavallo tra i ’60 ed i ‘70.
La “6 tiranti”, che ha rappresentato la massima evoluzione del celebre motore a “uovo”, fu prodotta in soli 15 esemplari tra il 1966 e il 1972. Questo nome particolare identificava la modifica apportata al motore di serie da Zanzani che aumentò da 4 a 6 i perni che fissavano il cilindro al carter.
Vi ricordo brevemente alcune caratteristiche : alesaggio x corsa di 74,6 x 57 mm, distribuzione a 2 valvole comandate da aste e bilancieri.
Inizialmente veniva dichiarata di 33 CV, valore molto simile a quello dell’Aermacchi 250 Ala d’ Oro (moto allestita direttamente dalla casa per le competizioni) sua grande avversaria nelle competizioni dedicate ai piloti della categoria Juniores.
Molti i piloti che si sono distinti con successo in sella ad una 6 tiranti: Luciano Battisti, Silvano Bertarelli, Augusto Brettoni, Mario Chiavolini, Roberto Gallina, Fosco Giansanti, Riccardo Neri, Luciano Rossi, Luigi Schiavone, Carlo Vernocchi. Alcuni di questi, pur sotto diverse vesti, calcano l’asfalto delle piste ancora oggi.
Ma il successo più prestigioso fu sicuramente la vittoria di Silvano Bertarelli a Daytona il 5 marzo del 1967.
Per le sue capacità tecniche Zanzani fu chiamato a far parte anche del gruppo che progettò e realizzò la Benelli 250 4 cilindri portata al debutto nel 1962 da Silvio Grassetti.
Ancora oggi, nonostante qualche acciacco derivante dall’età, non è raro vederlo impegnato nell’azienda di famiglia dove vengono realizzate pregiatissime fusioni, dischi freno ed ambite repliche della “6 tiranti”.
In appendice un aneddoto sulla storia della “6 tiranti”: una di queste moto era stata prenotata da un giovane esordiente, tal Giacomo Agostini. Ma questi, stufo di aspettare perché la consegna veniva rimandata continuamente, si rivolse alla Morini per acquistare un Settebello. Con questa si fece notare dal commendatore Alfonso che lo ingaggiò per affiancarlo a Tarquinio Provini in sella alla 250 monocilindrica più veloce del mondo.
C’è da chiedersi come sarebbe cambiata la storia della MotoBi, della Benelli e di Agostini se quella moto fosse stata consegnata in tempo.