La Chaparral Cars era un costruttore statunitense di prototipi da corsa che operò dagli anni ‘60 fino agli inizi degli anni anni ‘80. Le sue vetture erano caratterizzate da soluzioni originali riguardanti sia la meccanica che l’aerodinamica. E’ famosa per alcuni suoi originali prototipi che hanno partecipato al Mondiale Marche.
L’azienda venne fondata nel 1961 da due soci: Hap Sharp (Tulsa, 1º gennaio 1928 – 7 maggio 1993), un ingegnere petrolifero proprietario di due aziende di perforazione, e Jim Hall (classe 1935), imprenditore texano di un’azienda di petroli, abile ingegnere ed esperto pilota.
La Chaparral è stata la prima casa ad utilizzare soluzioni aerodinamiche mai viste prima nei campionati per vetture a ruote coperte come le alette anteriori che si potevano osservare sulle prime Chaparral 2 o la singolare ala posteriore comandata dal pilota, montata sulla Chaparral 2E, fino alla vettura più famosa e più originale, la 2J, soprannominata “l’aspirapolvere” per le sue ventole posteriori che creavano l’effetto suolo.
Altro elemento caratteristico era l’utilizzo di cambi automatici o semi-automatici, scelta probabilmente finalizzata a conferire più libertà ai piloti per l’uso di dispositivi aerodinamici regolabili manualmente.
Lo sviluppo delle Chaparral percorrendo strade poco battute da altri costruttori fu possibile, oltre che per la geniale inventiva di Jim hall, anche grazie alla sua collaborazione con la Firestone e con la General Motors che le forniva i motori Chevrolet ma principalmente le forniva consulenza per le trasmissioni automatiche.
La prima vettura, la Chaparral 1 a motore anteriore, fu opera dei tecnici Tom Barnes e Dick Troutman provenienti dalla Scarab.
Ma con la Chaparral 2, frutto del genio di Jim Hall, incominciarono a vedersi soluzioni originali ed innovative, a partire dall’uso della fibra di vetro come materiale strutturale per il telaio, materiale utilizzato con il duplice obiettivo di grande leggerezza e facilità di modellazione. Con la versione “2C” abbiamo l’introduzione dello spoiler posteriore mobile comandato dal pilota a mezzo di un pedale.
Nel corso degli anni ’60 e ’70 le singolari Chaparral ottennero molti successi nelle gare disputate sia sui circuiti americani che su quelli europei rispettivamente neilla serie CAN-AM e nel Mondiale Marche. Ha avuto perciò l’onere di confrontarsi con i prestigiosi marchi europei.
L’unico risultato di prestigio nel Mondiale Marche fu la vittoria ad una 1000 Chilometri del Nurburgring con Phil Hill e Jo Bonnier.
Estromessa dal Mondiale Marche a causa dei nuovi regolamenti, la Chaparral nel 1970 si dedicò esclusivamente alla serie CAN-AM per la quale approntò la 2J. Per ottenere l’effetto suolo era dotata di un piccolo motore 2 cilindri indipendente da 55 Cv che comandava due grandi ventole da 43 centimetri ciascuna che aspiravano aria dal fondo vettura, sigillato al suolo da bandelle scorrevoli (minigonne) creando in tal modo una zona di bassa pressione sotto la macchina tenendola letteralmente attaccata al suolo.
Nel 1982, nonostante la vittoria nella 500 Miglia di Indianapolis del 1980, la Chaparral abbandonò il mondo delle corse.