Nel 2010 la classe 250 venne sostituita dalla Moto2; il regolamento tecnico prevedeva il ”monomotore” (Honda CBR 600) fornito dalla organizzazione e scelta libera per telaio e accessoristica, in particolare sospensioni e scarico.
Storicamente la classe intermedia è sempre stata propedeutica per il salto nella top class ma in questo caso, senza scendere nel merito, dobbiamo constatare che dei sei piloti che si sono laureati Campioni del Mondo nessuno è riuscito a far cose eccezionali in MotoGP, con l’eccezione di Marc Marquez e, ovviamente, di Zarco che debutta quest’anno in top class.
Riguardo ai piloti è da riflettere sul fatto che Zarco sia l’unico che è riuscito a ripetersi (e forse non è un caso che sembra aver avuto un buon approccio con la MotoGP) e che la Honda ha puntato su Miller per saltare direttamente dalla Moto3 alla MotoGP.
Questo l’elenco e le caratteristiche di massima dei telai più noti che venivano proposti al debutto della nuova classe; oggi è diventata praticamente un trofeo monomarca KALEX-HONDA, anche se dal 2017 ci sarà il ritorno della Suter e la KTM farà il suo ingresso nella classe intermedia (cosa quantomai anomala considerato che dovrà utilizzare un motore della concorrenza): è tempo di cambiare?
– BIMOTA HB4 la quarta moto con motore Honda della storia Bimota, telaio a traliccio integrato da piastre fuse in lega
– BQR spagnola, doppio trave in alluminio
– FTR inglese, doppio trave in alluminio
– HARRYS inglese, doppio trave in alluminio
– KALEX tedesca, doppio trave in alluminio
– MORIWAKI giapponese, doppio trave in alluminio
– MZ tedesca, antico marchio rilevato dagli ex piloti Ralf Waldmann e Martin Wimmer, telaio derivato dal CBR 600
– RSV di Salvatore Giorlandino, traliccio in tubi di alluminio
– SCOT italiana, doppio trave in alluminio
– SUTER dello svizzero Eskil Suter già Petronas, MUZ, Illmor e Kawasaki, doppio trave il alluminio
– TECH3 di Poncharal, doppio trave ispirato a quello della Yamaha R1
– WTR, telaio relizzato dalla modenese CRP.