Già nel corso del 1968 si favoleggiava di una poderosa pluricilindrica Honda di grossa cilindrata; fino ad allora la moto più prestigiosa dell’Honda era la CB450 bicilindrica bialbero che aveva la particolarità del richiamo delle valvole azionato da barre di torsione.
Nel novembre del 1968 arrivano in Europa le prime foto rubate della moto: è una 750 4 cilindri in linea. La rivista mensile Motociclismo (l’unica pubblicazione specializzata dell’epoca) pubblicò quelle foto. Eccone una testimonianza.
Salone di Tokio 1968: cambiamento epocale della motocicletta
Al salone di Tokio del 1968 Honda presenta la sua innovativa e rivoluzionaria CB 750 Four dotata di un motore a 4 tempi e 4 cilindri con distribuzione monoalbero in testa.
All’epoca la maggior parte della concorrenza aveva ancora la distribuzione ad aste e bilancieri. Unica eccezione la Laverda. Le concorrenti più accreditate erano la Moto Guzzi V7, Laverda, Norton Commando e BMW R75/5 tutte con motori a 4 tempi ma bicilindrici, mentre la Kawasaki 500 Mach3 aveva un motore a 2 tempi. Altre concorrenti di rango erano le tricilindriche Triumph/BSA. Non faceva testo la “esotica” quanto fallimentare MV 600 4 cilindri bialbero. Immediatamente dopo arriveranno la Ducati 750, la Kawasaki 750 2 tempi e poi 900 4 tempi, la Suzuki GT 750 2 tempi. I primi prototipi giravano con sovrastrutture della 450 bicilindrica.
La moto fu messa in commercio nel 1969 ma prima prima si decise di costruire una serie di prototipi preproduzione per pubbicizzare “The King of Motorcycles” in terra americana. Così nel 1968 decisero di costruire alcuni esemplari per esporli all’annuale Las Vegas Dealer Motorcycle Show e affidarli ad alcune riviste di settore per i test”. I prototipi furono assemblati a mano dai tecnici Honda; anche le plastiche della carrozzeria e serbatoio furono realizzati a mano, mentre l’albero motore e i carburatori sono ricavati dal pieno.