Indubbiamente il connubio tra un pilota stiloso come lo spagnolo e una moto maschia come la Ducati suscita qualche dubbio sul elice esito di questo matrimonio.
Però ci sono molti elementi a favore del maiorchino.
E’ un campione conclamato e dovrebbe sapersi adattare; conosce bene Dall’Igna; il carattere della moto è cambiato molto rispetto ai cavalli bizzosi di Capirossi e Stoner; ha mantenuto (suo malgrado?) il team Ducati, non facendo quello che, a mio parere, fu uno degli errori di Valentino; dopo un anno di apprendistato avrà certamente un maggior feeling con le Michelin che dal canto loro saranno sicuramente migliorate.
Da non trascurare poi l’ottimo comportamento della Ducati sul bagnato, che è stato sempre un suo handicap, che perciò potrebbe dargli fiducia anche in queste condizioni.
Azzarderei anche al fatto che l’eliminazione delle alette probabilmente renderà più agile la Ducati, andando incontro al suo stile di guida (modifica che però dovrà essere bilanciato da qualche intervento sulla ciclistica).
Limitatamente al primo Gran Premio 2017, in Qatar, penso che Lorenzo possa essere se non il favorito sicuramente un contendente alla vittoria. La cosa non è improbabile considerato che su quella pista vanno forte sia lui (che ci ha vinto anche in 125 e 250) che la Ducati. Sarebbe un bel viatico per l’accoppiata italo/iberica.
Infine, contrariamente a quanto avvenuto con Rossi, non dovrebbe avere problemi con il compagno di team Dovizioso. Al riguardo c’è un curioso precedente: nel 2004, quando gareggiavano nella classe 125, tagliarono il traguardo del Gran Premio del Qatar praticamente alla pari, tanto che neanche il fotofinish riuscì a stabilire il vincitore. I giudici di gara decisero perciò la classifica finale in virtù del giro veloce in gara, stabilito da Lorenzo che risultò pertanto primo con Dovizioso al secondo posto.
Insomma se non sarà titolo probabilmente dovrebbe essere comunque una bella annata per la Ducati.