Spesso, nel catechizzare manifestazioni estreme delle tifoserie pro o contro l’uno o l’altro pilota, si fa riferimento al tifo calcistico quale esempio negativo.
In realtà, prescindendo dalle incivili manifestazioni che purtroppo a volte accomunano le due tifoserie, si confonde il campanilismo per la squadra della propria città con l’apprezzamento più o meno favorevole nei confronti di un pilota.
Sono due cose assolutamente diverse perché nel caso del calcio il tifo è alimentato, prevalentemente, dal senso di appartenenza senza nessun “sostegno” di natura tecnica o sportiva e per tal motivo viene mal digerito chi simpatizza per la squadra di una città che non sia quella che gli ha dato i natali.
Al contrario nel motociclismo l’ammirazione per un pilota “dovrebbe” essere alimentata dai gusti personali in materia di tecnica di guida, capacità di interpretazione della gara ecc. e non dalla nazionalità del pilota o da quanto possa risultare più o meno simpatico o, peggio ancora, dalla sua vita privata.
Un esempio di quanto un pilota, non italiano e molto riservato tanto da apparire scorbutico al limite della antipatia, fosse ammirato anche in Italia esclusivamente per le sue doti di guida è stato Eddie Lawson.
Per inciso direi che oggi questo ruolo potrebbe essere ricoperto da Jorge Lorenzo che sicuramente non è un mostro di simpatia ma al quale non si possono disconoscere eccezionali capacità di pilotaggio (anche se è un pò monotono nella interpretazione della gara però è uno spettacolo vederlo guidare).
Io la penso così…