E’ passato circa un anno da quando abbiamo testato la Peugeot 308 SW GT in pista, in occasione del Peugeot Driving Experience di Misano; adesso abbiamo avuto l’occasione di svolgere un test su strada più approfondito, che ci ha permesso di capire come si comporta la vettura del marchio francese nella vita di tutti i giorni.
Un auto che, a prima vista, riesce a confondersi nel traffico senza dare troppo nell’occhio, ma che allo stesso tempo può tirare fuori gli artigli e scaricare a terra i suoi 180 CV, in grado di divertire e soddisfare anche i guidatori più smaliziati.
Tutto questo su una station wagon, con bagagliaio degno di tale nome e grande capacità di carico, senza però sacrificare lo spazio e il comfort nell’abitacolo.
Abbiamo avuto il piacere di provarla in autostrada, in città e tra i ripidi tornanti delle montagne lecchesi: ecco cosa abbiamo scoperto, dopo averla strapazzata per un migliaio di km!
In questo test proveremo per ItaliaOnRoad la Peugeot 308 SW GT 2.0 BlueHDI 180 cv con cambio EAT6
SCHEDA TECNICA:
- Cilindrata 1997
- Potenza massima 180cv a 3750rpm
- Coppia massima di 400 NM a 2000 giri al minuto
- Alimentazione motore diesel
- Cambio automatico EAT 6 rapporti + 1 retromarcia
- Numero cilindri e disposizione 4 in linea
- Trazione anteriore
- Velocità max 218 km/h
- Accelerazione da 0-100 km/h in 9.5 secondi
- Consumo medio 14 km/l (rilevato in città), 23 km/l (rilevato su extraurbane/autostrada)
- Lunghezza 4585 mm; Larghezza 1804 mm; Altezza 1471 mm
- Capacità bagagliaio 610 litri, espandibili a 1660 litri
- Massa 1395 kg
ESTERNI:
Esteticamente la vettura presenta delle linee abbastanza decise sul cofano anteriore e più morbide sul resto dell’auto, messe ancora più in risalto dalla colorazione Blu Magnetic, che crea piacevoli effetti e sfumature sotto la luce diretta del sole.
Il design, nonostante ci troviamo di fronte ad una versione GT, rimane comunque molto elegante, nonostante i cerchi diamantati da 18” bicolor e l’assatto ribassato.
Il leone di casa Peugeot è posto al centro della calandra anteriore, abbastanza piccola ma messa in risalto da una cornice cromata e dalla scritta PEUGEOT, posta poco più sopra, ed è accompagnato dal logo GT, presente su tutti i lati della vettura; in realtà la presa d’aria frontale si estende anche sulla parte bassa del paraurti, anche se meno evidente dal punto di vista estetico.
I cerchi, uniti alla spalla bassa degli pneumatici, donano al profilo dell’auto il giusto tocco di sportività che merita.
Il posteriore si presenta con dei fanali posteriori leggermente diversi dalla berlina, a nostro avviso meno sportivi, ma riesce comunque a non stravolgere la linea originale della vettura, mantenendo una certa somiglianza tra le due versioni.
I gruppi ottici, a led sia sull’anteriore che al posteriore, ci hanno convinto molto, sia in termini di resa che dal punto di vista estetico.
INTERNI:
La prima cosa che notiamo una volta seduti al posto di guida è il volante in pelle di dimensioni ridotte, tratto distintivo della postazione di guida denominata da Peugeot come i-Cockpit, che ritroviamo anche su altri modelli della casa francese; la strumentazione, ben leggibile e con ampio display centrale a colori, si trova in posizione rialzata, in modo da essere visualizzata sopra al volante e non attraverso.
Altro elemento comune è l’ampio display touchscreen posto sulla plancia centrale, dal quale è possibile accedere a tutte le funzionalità dell’infotainment come navigatore satellitare, lettore multimediale, impostazioni audio e della vettura, oltre ad accedere ai comandi del sistema di climatizzazione che, sulla 308, sono stati rimossi dalla plancia centrale, in modo da ridurre al minimo i pulsanti.
I sedili, in pelle sul modello in prova, sono molto belli da vedere in quanto donano all’abitacolo un look molto sportivo; oltre al fattore estetico, svolgono egregiamente la loro funzione, risultando abbastanza comodi e contenendo bene i passeggeri in curva. Inoltre, per i più esigenti, è possibile attivare sia la funzione di massaggio che di riscaldamento dei sedili, disponibili purtroppo solo su quelli anteriori.
Nella vettura sono presenti inoltre diversi vani portaoggetti, alcuni dei quali di facile accesso e posti direttamente nel tunnel centrale.
BAGAGLIAIO:
Il bagagliaio di questa 308 SW è sicuramente un’altro punto di forza della vettura. Si passa da 610lt e una profondità di 110cm, con sedili posteriori alzati, ad una capacità totale di 1660lt, con sedili posteriori reclinati. Molto capiente quindi, e anche facile da sfruttare grazie a linee squadrate e alla soglia di carico posta a soli 61cm da terra, in linea con il pianale.
Ad essere precisi, ci sarebbe anche un doppio fondo, che nel modello in nostro possesso è occupato dal subwoofer di serie, in dotazione con l’impianto Denon, e dal kit di gonfiaggio delle gomme.
Completano il bagagliaio due vani portaoggetti, posti su ambo i lati.
MOTORE:
Il motore è un diesel BlueHDI 4 cilindri in linea da 1997cc, che sviluppa la sua coppia massima di 400nm già a 2000 giri al minuto ed è capace di erogare ben 180 CV a 3750 rpm.
Ma, numeri a parte, come va? BENONE direi! Il motore è molto divertente, spinge tanto fin da subito e, come già anticipato nel test alla guida, riesce a soddisfare i capricci del guidatore senza mai annoiare.
Il sound, ovviamente, non è quello di un motore benzina, ma è a questo punto che entra in gioco il Driver Sport Pack di Peugeot: attivando la modalità sport, mediante il pulsante posto sul tunnel centrale, la vettura cambia carattere, la strumentazione cambia il suo colore da bianco ad un più sportivo rosso, sterzo, pedaliera e cambio diventano più reattivi e il sound del motore, che in condizioni normali risulta abbastanza contenuto e anonimo, diventa molto più coinvolgente, enfatizzato dall’impianto audio Denon presente su questo esemplare.
Dobbiamo ammettere che, inizialmente, eravamo un po’ scettici su questo tipo di tecnologia in quanto, ovviamente, è pur sempre qualcosa di artificiale; invece, dopo averlo testato, ci siamo dovuti ricredere: il sistema riesce a soddisfare il conducente anche dal punto di vista sonoro, senza mai risultare eccessivo e senza mai sembrare palesemente artefatto, in quanto il sound si fonde molto bene con quello già presente del motore. Ovviamente, qualche passeggero più attento potrà chiedervi come mai il motore suoni come un V8 benzina aspirato, rimanendo ovviamente stupiti dopo avergli svelato il trucco!
Siamo abbastanza convinti che, la presenza di questo tipo di sistemi, crescerà sempre di più, a causa delle norme anti-inquinamento sempre più stringenti e delle motorizzazioni diesel ormai sempre più diffuse anche sui modelli che strizzano l’occhio agli amanti della guida sportiva.
Anche il cambio automatico EAT6 con convertitore di coppia a 6 rapporti ci ha convinto. In modalità automatica, il cambio marcia risulta sempre fluido e senza strattoni tra un rapporto e l’altro; il rapporto innestato è sempre quello giusto per avere un consumo ottimale, se non esageriamo sul pedale dell’acceleratore, e più basso se, come spesso è capitato in questi giorni di test, si affonda il pedale con più decisione. Discorso diverso quando la modalità sport è attiva: in tal caso il cambio tenderà ad innestare sempre la marcia con la coppia più alta, cambiando rapporto sempre in prossimità della zona rossa del contagiri.
Ovviamente, in base alla modalità scelta e allo stile di guida, varieranno anche i consumi dell’auto, anche in modo abbastanza importante. In questi giorni di test abbiamo toccato i 24 km con un litro in autostrada, con velocità media di circa 100km/h, mentre sono scesi drasticamente a circa 11 km/lt con modalità sport attiva e guida più nervosa.
ALLA GUIDA:
Generalmente, le station wagon non sono le più gettonate tra gli amanti della guida briosa, in quanto la maggiore lunghezza della vettura gioca spesso a sfavore del piacere di guida, per non parlare delle sospensioni che, generalmente, sono tarate per un offrire il massimo comfort.
Fatta questa piccola premessa e dopo aver impugnato il volante, bastano pochi metri per dimenticare tutto quanto appena detto: l’auto risulta ben bilanciata, precisa e veloce nei cambi di direzione, sicura e stabile in curva, con un posteriore sempre composto e mai nervoso.
Un auto, quindi, che fin da subito si è dimostrata molto divertente, che non ha deluso le nostre aspettative neanche in alta quota, tra i tornanti delle montagne lecchesi.
In questa occasione, abbiamo deciso di utilizzare i paddle al volante per avere più controllo sul rapporto innestato, operazione quasi mai necessaria se non per puro gusto personale; a tal proposito, non ci ha convinto al 100% la forma e la dimensione dei paddle che, non ruotando insieme al volante ed essendo abbastanza piccoli, diventano difficili da trovare rapidamente quando non si è con il volante perfettamente dritto.
CI PIACE:
- Motore brillante e divertente, con tanta coppia disponibile fin da subito
- Ottima capacità di carico
- Assetto molto equilibrato, divertente da guidare e con grande sicurezza in curva
NON CI PIACE:
- L’assetto più rigido e i cerchi da 18 la rendono meno confortevole su fondi non perfetti
- Paddle al volante non sempre facili da trovare quando si è curva
- Nell’esemplare in test, in alcuni casi, la tenda oscurante del tetto in cristallo non si è avvolta correttamente
IN CONCLUSIONE:
Un auto che sicuramente lascia il segno, capace di divertire quando si ha voglia di divertirsi e, allo stesso tempo, di trasportare borse, passeggino, spesa e qualsiasi altra cosa ingombrante, grazie al suo enorme bagagliaio, decisamente più capiente della versione berlina.
Sicuramente consigliata al padre di famiglia che, pur avendo esigenze che non consentono di avere un auto sportiva in garage, non vuole rinunciare al piacere di guida e al sorriso sulle labbra quando impugna il volante.
– Test driver: Angelo De Rosa
– Fotografia/Video: Angelo De Rosa
– Prova: Peugeot 308 SW GT 2.0 BlueHDI
– Collaborazione: Peugeot Italia