Ad Austin Hamilton raggiunge un importante traguardo conquistando la 50esima vittoria in un Gran premio di Formula 1; ora davanti a lui vede solo Prost con 51 e l’immenso (irraggiungibile?) Schumacher con 91 Gran Premi all’attivo.
Con questa vittoria Hamilton riduce a 26 i punti di distacco da Rosberg, finito al secondo posto, quando mancano ancora 3 gare alla fine.
Come al solito è stato difficile entusiasmarsi per una gara animata solo da qualche prodezza di Alonso.
Sul podio, in compagnia dei soliti due della Mercedes, troviamo ancora una volta Ricciardo, e con questo sono 7 podi in questa stagione.
Con questo risultato la Red Bull rafforza il suo ruolo di seconda forza “ereditato” dalla Ferrari.
Verstappen invece è rimasto vittima di un guasto alla trasmissione e si è reso ancora una volta, complici il carattere esuberante e la scarsa esperienza, protagonista di qualche episodio quantomeno discutibile: prima non ha rispettato le raccomandazioni dei tecnici di preservare le gomme per poi rientrare al box al 26esimo giro, erroneamente convinto che l’avessero richiamato, per cui ha trovato i meccanici totalmente impreparati per il pit stop che ovviamente è stato lunghissimo; infine, quando tre giri dopo ha avuto il guasto alla trasmissione, ha cercato di arrivare ai box procedendo pianissimo facendo pericolosamente da chicane mobile per gli altri piloti.
La Ferrari, ancora una volta giù dal podio, si deve accontentare del quarto posto di Vettel, mentre Raikkonen si è dovuto fermare dopo il secondo pit stop per una ruota non fissata correttamente.
Per questo episodio La Ferrari è stata poi multata con 5.000 dollari per “unsafe release”.
Stendo un velo pietoso sulle a volte incomprensibili strategie dei pit stop.
Le Ferrari in gara si sono dimostrate più competitive rispetto alle qualifiche, ma non a sufficienza per competere con le Red Bull.
Magra consolazione per Maranello il giro più veloce della corsa di Vettel.
Solo un podio nelle ultime 10 gare è il desolante consuntivo del tedesco fino a questa gara.
Ora i due ferraristi sono al 4° e 5° posto nella classifica iridata alle spalle di Ricciardo e con Verstappen che preme a breve distanza. Speriamo che Arrivabene e Marchionne abbiano le idee chiare su cosa fare per il 2017 e per gli anni a venire.
Ottima la gara della Mclaren-Honda, che ha portato a punti entrambe le vetture. Alonso è stato protagonista di una gara fantastica partendo dal dodicesimo posto e finendo al quinto facendo sorpassi spettacolari, battagliando in particolare con Sainz e Massa. Jenson Button, partito 19°, ha concluso al nono posto.
In un sostanziale anonimato il resto della truppa; solo Sainz, sesto al traguardo, si è distinto con una Toro Rosso non certo eccezionale.
Domenica prossima, 30 ottobre, siamo in Messico.