La KTM vanta una gloriosa tradizione nel fuoristrada.
Poi, per aumentare i propri numeri di produzione, ha deciso di dedicarsi anche alle moto stradali. In questo campo oggi è fiera contendente di BMW GS e Ducati Multistrada ed ha un ricco listino di stradali della fascia medio/bassa (125, 200, 390, 690); in passato ha tentato anche la via della Superbike con una bella moto, la RC8, che però non ha riscosso un buon successo né commerciale (troppo simil Ducati?) né agonistico.
Per promuovere la propria immagine di produttore di moto sportive da strada già da tempo partecipa al motomondiale, inizialmente nelle categorie 125 e 250 e poi nella Moto3, distinguendosi particolarmente in quest’ultima.
Ma adesso si è fatta più ambiziosa e punta in alto: nel 2017 parteciperà anche alla Moto2 e alla MotoGP.
Ebbene lo fa con due moto con telaio a traliccio; quasi una sfida diretta alla Ducati che di questo soluzione tecnica se ne faceva bandiera ma che ha poi abbandonato. D’altronde la casa austriaca già in Moto3 gareggia, e vince, con il traliccio; ma è anche vero che le potenze e le sollecitazioni in campo sono ben minori.
Insomma la KTM comincia a diventare una vera spina nel fianco della Ducati, almeno sul piano commerciale dove la sua produzione è all’incirca doppia di quella di Borgo Panigale.
E allora la Ducati dovrebbe raccogliere il guanto di sfida lanciatogli dagli austriaci?
Dovrebbe cioè mettere in produzione moto di cilindrata medio/bassa, magari monocilindrici?
E dovrebbe decidere di partecipare alla Moto3 (sembra che questo progetto sia abortito a Borgo Panigale) e alla Moto2? E magari dovrebbe farlo con un telaio a traliccio?
Ma ve la immaginate una Ducati con il motore della CBR?
KTM forse se lo può ancora permettere perché nel campo delle sportive stradali non ha (ancora?) un blasone da vantare.
Ducati no, secondo me non se lo può permettere, ma alla Moto3 un pensierino ce lo farei; alla fin fine un monocilindrico 250 non è altro che un quarto di un 1000 4 cilindri.