Secondo me si. Molti, alla luce dei risultati recenti, avrebbero preferito tenere Iannone. Ma pensate davvero che avrebbero convissuto serenamente Lorenzo e Iannone? Pensate davvero che Iannone avrebbe accettato il ruolo di seconda guida?
Da tifoso ducatista, nonché sostenitore di Iannone, credo che sia stata la scelta giusta per entrambi: Iannone sarà libero in Suzuki di dare sfogo a tutta la sua foga agonistica e la Ducati non dovrà gestire rapporti conflittuali tra piloti beneficiando delle capacità di collaudo e sviluppo di Dovizioso.
Per quanto riguarda il futuro, cioè il 2017 con Lorenzo, i risultati di Silverstone hanno acceso qualche dubbio. I due Andrea infatti hanno dichiarato che seppur migliorata in termini di competitività, la Ducati rimane una moto molto fisica da gestire tanto che entrambi hanno accusato problemi agli avambracci.
Sembrerebbe quindi che neanche la “rivoluzione” Dall’Igna sia stata in grado di cambiare il DNA della Ducati che richiede ancora troppa forza per rendere al massimo.
Ed una moto ancora così fisica si sposerà con la morbida guida di Lorenzo? Magari Dall’Igna ci metterà una pezza; il tempo c’è.
Ma è proprio lo spagnolo che suscita i maggiori dubbi.
Appare spaesato, incupito, in difficoltà con le gomme (non lesina accuse alla Michelin) ed è in deficit di risultati: dopo la bellissima vittoria al Mugello ha collezionato un ritiro, un 10°, un 15°, un 3°, un 17° e un 8°posto.
Forse lo spagnolo si sente già un separato in casa mentre la Yamaha dopo la gara di Silverstone gongola e si appresta ad accogliere Vinales, la nuova stella del motomondiale.
E quando Jorge non sente fiducia attorno a sé cade in una spirale di negatività ed i suoi risultati rispecchiano il suo stato d’animo.
Ma potrebbe essere anche, con il mondiale ormai nelle mani di Marquez, poca motivazione in vista del passaggio in Ducati. E’ già pronto con le valige in mano? O forse le sue scarse prestazioni sono da attribuirsi ai dubbi che lo attanagliano sul suo futuro in Ducati.
La gara di Misano forse ci chiarirà qualche dubbio (e lo chiarirà anche al management Ducati).