Infatti Hamilton, che in qualifica aveva mostrato una superiorità schiacciante, senza quell’errore e a posizioni invertite oggi avrebbe 16 punti di vantaggio sul compagno di team che invece si è riavvicinato a soli due punti di distanza. Ancora non è chiaro se si sia trattato di un errore del pilota o se qualcosa non abbia funzionato; nei prossimi giorni sapremo … forse.
In ogni caso, finché i valori in campo rimarranno questi, è sempre più difficile fare una analisi di una gara di Formula 1: l’unico momento importante a Monza, infatti, è stato appunto l’errore allo start di Hamilton. Il resto sono tutti fatti episodici ininfluenti ai fini del risultato finale.
Da mettere in evidenza il sorpasso di Ricciardo su Bottas nel finale, bello nella esecuzione ma favorito in parte dalla diversità dello stato di usura degli pneumatici. Sull’altro fronte Red Bull dobbiamo registrare un Verstappen un po’ dimesso, forse a causa della tiratina di orecchie che gli è stata inflitta dopo i fatti di Spa.
Da analizzare invece la prestazione delle Ferrari la cui strategia aggressiva con due pit stop a poco, o niente, è servita. Per Monza a Maranello hanno usato gli ultimi tre gettoni disponibili per l’evoluzione della Power Unit. I tecnici della Rossa hanno dichiarato che in tal modo avrebbero raggiunto i livelli di potenza della Mercedes. Ebbene, se questo è vero (e non abbiamo motivo per dubitarne, forti anche della tradizione motoristica della Ferrari) dobbiamo dedurne che da un punto di vista telaistico ed aerodinamico la Ferrari è ancora di gran lunga inferiore alle Mercedes mentre deve temere sempre Red Bull e Force India. Al riguardo basti ricordare che Hamilton con gomme medie era più veloce delle Ferrari con le Supersoft.
Aspettiamo il 2017; il cambiamento delle regole (aerodinamica e gomme più larghe) potrebbe determinare un cambiamento dei valori in campo.
Non può mancare un accenno allo spettacolo della folla sotto il podio: “il podio più bello del mondo” come lo hanno definito, fuor di retorica, anche gli stessi piloti.
A margine della cronaca di gara, prima di rinviarvi al prossimo Gran Premio di Singapore del 18 settembre, vi ricordo l’annuncio del ritiro dalle competizioni di due stakanovisti della Formula 1: Felipe Massa e Jenson Button.