Il ritiro congiunto di Gilera, Mondial e MotoGuzzi ed il contemporaneo progressivo abbandono dei costruttori inglesi che si opponevano con modelli derivanti da progetti anteguerra consentirono alla MV Agusta di spadroneggiare in tutte le classi – 125, 250, 350 e 500 – di moto sciolte (così usava dire allora perché nel mondiale erano inseriti anche i sidecar).
Scarsa l’opposizione in 350 e 500 dove John Surtees conquistò agevolmente entrambi i titoli iridati con il compagno di team, John Hartle, al secondo posto in entrambe le classifiche.
Nella 250 si affermò Tarquinio Provini, al suo secondo titolo dopo quello del 1957 con la Mondial 125.
Nella classe 125, dove la MV conquistò comunque il titolo con Carlo Ubbiali, provò ad opporsi con le sue desmodromiche trialbero la Ducati che a Monza piazzò addirittura 5 moto nei primi cinque posti con, nell’ordine, Spaggiari, Gandossi, Villa, Chadwik e Taveri.