E con questa sono 4 vittorie consecutive di Hamilton che allunga in classifica con 19 punti di vantaggio su Rosberg. E pensare che il tedesco, che si è praticamente formato sulla Mercedes, aveva iniziato il campionato con un filotto di 4 vittorie.
Probabilmente la tensione fa brutti scherzi, vedi l’errore in partenza ed il discutibile sorpasso su Verstappen e la ancora più discutibile difesa.
Ancora una volta quindi la gara si decide alla partenza.
A parte il dominio di Hamilton che fa quel che vuole in pista, finalmente una gara movimentata nelle posizioni di vertice grazie ad una Red Bull in decisa crescita.
Infatti Ricciardo, finito poi secondo, forte di un treno di supersoft, nel finale di gara ha provato a mettere pressione al Campione del Mondo ma Hamilton non si è scomposto ed ha gestito in maniera perfetta le sue soft.
Ancora una bella gara di Verstappen che allo start ha superato il compagno di team ma poi è stato leggermente penalizzato dalle diverse scelte strategiche.
Ferrari assolutamente anonima in fase di involuzione tecnica, che perde anche la seconda posizione nel mondiale Costruttori.
C’è da sperare che non si svegli anche la Mc Laren, che in effetti qualche segnale di miglioramento lo ha già dato.
Proprio quando la monoposto di Maranello avrebbe dovuto fare il salto di qualità, si è sciolta come il burro al sole.
Incapacità di sviluppare un buon progetto o progetto di base totalmente sbagliato?
Qualunque sia il motivo, la SF16-H manca totalmente di aderenza: manca il grip meccanico per uscire rapidamente dalle curve lente e manca il carico aerodinamico necessario in percorrenza delle curve veloci; ovviamente, se si cerca di ovviare aumentando l’incidenza degli alettoni, viene a mancare la velocità massima.
Per il momento la Ferrari (Marchionne) è corsa ai ripari partendo da una riorganizzazione interna.
Via Allison, il motorista Mattia Binotto è stato promosso a Chief Technical Officer ed avrà l’ingrato compito di gestire la riorganizzazione della Gestione Sportiva. Toccherà a lui cercare di valorizzare quelle figure professionali interne inespresse.
Sicuramente sarà una Ferrari molto più italiana e meno inglese.
L’organizzazione non sarà più piramidale; la struttura sarà di tipo orizzontale con un certo numero di gruppi di lavoro che, parlando tra di loro, dovrebbero arrivare al miglior compromesso.
Ritornando a Rosberg, il sorpasso a Verstappen alla curva 6 è sembrata la fotocopia dell’ultimo giro del Gran Premio d’Austria su Hamilton.
In entrambe le occasioni il tedesco ha tirato la staccata allungando la frenata fino a quando l’avversario non aveva più spazio per girare.
Con la differenza che Hamilton non ci aveva pensato due volte e aveva girato comunque il volante quando era arrivato al limite della pista, arrivando così all’impatto. Verstappen invece ha tirato dritto, evitando il contatto ed usando l’ampia via di fuga.
“Sono solo arrivato lungo e ho provato a girare”, ha commentato Rosberg via radio, ma le immagini, dove si vede chiaramente che tiene il volante ben dritto, lo smentiscono clamorosamente.
Così si è beccato 5 secondi di penalità.
Strenua difesa di Rosberg che addirittura cerca di scaricare la colpa su Verstappen: «E’ una giornata dura, partendo primo ovviamente c’è la speranza di fare molto meglio. Mi sentivo bene ma oggi è andato tutto male. Mancava un po’ di velocità alla fine, le gomme dietro non andavano per tutta la gara e non avevo grip. Con Verstappen, in quel momento non ho visto problemi nella lotta, anzi ho visto che in frenata si è spostato bruscamente verso di me e non si può fare, alla fine però hanno dato la colpa a me».
Adesso pausa estiva e stabilimenti chiusi per regolamento; chissà se la Federazione penserà ad un sistema per “bloccare” la mente degli ingegneri durante le ferie.
A proposito, dimenticavo, da questa gara si ritorna a parlare via radio senza limiti; come dire “poche (?) idee ma ben confuse”.
Appuntamento al 28 agosto sul prestigioso circuito di SPA (Belgio).