Il mercato delle compact-crossover/SUV gode nel nostro paese di un boom notevole registrato nei primi sei mesi dell’anno.
Renault la fa da padrone con il successo di Captur tra i modelli più piccoli e con Kadjar (che condivide il pianale di Nissan Qashqai) tra quelli di medie dimensioni.
Abbiamo avuto la fortuna di poter effettuare un test di oltre 500 km alla guida della versione Bose Energy, di fatto la più completa.
Scheda Tecnica
• Cilindrata 1.598cc
• Alimentazione a Gasolio
• Cambio manuale a 6 rapporti
• Numero cilindri e disposizione 4 in linea (4 valvole per cilindro)
• Trazione anteriore/integrale
• Potenza 96 kW (130 cv) a 4.000 giri (Euro 6)
• Coppia 320 Nm a 2.000 giri
• Velocità massima 190 km/h
• Accelerazione da 0-100 km/h in 11 secondi
• Consumo medio: 4,9 l / 100 km (dichiarato)
• Lunghezza 444 cm, larghezza 183 cm, altezza 161 cm
• Capacità bagagliaio 472 litri espandibili a 1.478
• Massa 1.305 kg (a vuoto)
Test Drive Tour:
Ci siamo concentrati nel distribuire i km al volante di Kadjar tra percorsi urbani a ridosso della città di Milano e sulle strade a lunga percorrenza come tangenziali e autostrade lungo il capoluogo lombardo. Non abbiamo potuto verificare le potenzialità della trazione integrale nel fuoristrada ma qualche giornata di pioggia intensa ci ha fatto assaggiare la grande e sicura tenuta di strada una volta attivata la funzione 4WD.
ESTERNI:
L’imponenza del corpo vettura si fa subito notare per la muscolosità delle linee soprattutto nel frontale e nei passaruota, il tutto bilanciato da profili in alluminio lucido che vanno a raccordare le parti in plastica nera alla carrozzeria per mascherina anteriore, parti basse di paraurti e per i profili laterali delle portiere.
Gli stessi profili impreziosiscono anche le linee delle vetrature laterali che nel raccordarsi alla coda dell’auto si riducono in altezza regalando una linea molto filante e pulita ad una carrozzeria che lascia intuire il notevole spazio a bordo a disposizione degli occupanti.
Bellissimi i cerchi in lega bicolore da 19 pollici che catturano fin dal primo sguardo ma soprattutto (lo si noterà una volta saliti a bordo) il tetto di colore nero che rivelerà un unico elemento in vetro atto ad offrire una vista panoramica del cielo sopra di noi, non mancano due pratiche barre longitudinali porta-tutto pre-installate.
Luci LED (diurne) anteriori, posteriori e fari fendinebbia completano il look, racchiuse in carenature trasparenti ad effetto tridimensionale.
In generale colpo d’occhio che restituisce una vettura non eccessivamente ingombrante vista dall’esterno ma che ad intuito suggerisce spazio e abitabilità senza compromessi.
INTERNI:
Saliamo a bordo di Kadjar per farci accogliere da una seduta molto comoda (con regolazioni elettriche) grazie ai sedili e rivestimenti misto pelle/plastiche di qualità e possiamo iniziare ad immergere lo sguardo nella grande e importante plancia davanti a noi.
Le sezioni principali sono tre: partiamo da volante, comandi e cruscotto davanti a noi, proseguiamo nella parte centrale con LCD touch e sistema di infotainment/navigatore (R-Link2 by Renault) e climatizzazione bi-zona per finire nel tunnel centrale dove leva del cambio, freno a mano elettronico e selettore per la modalità 2/4 ruote motrici completano le funzioni a nostra disposizione.
Molto comodi i pulsanti di gestione audio-intrattenimento/chiamate-bluetooth, velocità di crociera/massima presenti sulle razze del volante e a fianco del piantone dello sterzo che assieme all’ottimo cruscotto (completamente digitale e personalizzabile nelle grafiche) completano gli strumenti principali davanti ai nostri occhi, così da non staccare mai lo sguardo dalla strada se non per un rapido controllo ad un’altezza più che corretta e con poca o nessuna distrazione.
Arriviamo alla parte centrale della plancia dove l’ottimo sistema di infotainment ci offre quattro pagine principali di controllo e informazione (come fossero le schermate di un tablet) che possiamo comandare con la funzione touch, scegliendo di raggruppare a nostra discrezione le funzioni desiderate.
Nota più che di merito per l’impianto audio Bose che oltre a dare il nome all’allestimento regala un’esperienza sonora che raramente abbiamo visto (sentito) su di un’auto grazie a ben 8 casse distribuite nell’abitacolo.
Non manca la possibilità di comandare le varie funzioni con la propria voce, il navigatore satellitare con mappe europa, lettore mp3 tramite presa USB, radio DAB e informazioni di viaggio e sul veicolo.
Appena più in basso il comodo e potente climatizzatore bi–zona che anticipa un vano porta-oggetti (con un po’ nascoste le prese USB e 12V), la leva del cambio manuale a 6 marce, il freno a mano elettronico a disinnesto automatico (quando si rilascia la frizione) con appena sotto i selettori per attivare/disattivare il controllo velocità (non c’era spazio sulle razze del volante?) e il cuore della tecnologia 2/4 ruote motrici: una ghiera di selezione che permette l’utilizzo di 2 sole ruote motrici, oppure 4 con riconoscimento automatico dello perdita di aderenza di una o entrambe oppure ancora il blocco manuale della trazione integrale continua.
Chiudono il tunnel due vani porta-bibite e i tasti per il riscaldamento dei sedili che anticipano un profondo pozzetto porta-oggetti con doppio ripiano. Pozzetto che una volta chiuso funge da bracciolo.
Belli i rivestimenti di pannelli e portiere, così come i profili in metallo satinato a raccordare pelle con plastiche e tessuti.
Forse non avrebbe guastato avere le plastiche della parte bassa del cruscotto più chiare per dare più luminosità all’insieme.
E’ comunque sufficiente aprire la copertura del tetto panoramico (a controllo elettronico) per dare vita all’insieme anche nelle giornate più grigie.
La qualità resta comunque medio-alta e nulla é stato lasciato al caso a parte questo effetto generale molto “scuro” rispetto a quanto visto recentemente in altri abitacoli di progettazione e design europeo.
Spazio a bordo notevole anche con 5 occupanti e diversi vani porta-oggetti a disposizione, con la chicca di una presa 12V aggiuntiva per i passeggeri posteriori (utilissima se avete dei bambini a bordo con dispositivi elettronici sempre in funzione).
BAGAGLIAIO:
Inutile dirlo ma lo spazio non manca. Abbattendo i sedili posteriori si accede ad un piano di carico davvero notevole.
Pratici doppi fondi appena oltre il piano di carico dei quali i rivestimenti/coperture possono anche esser messi in verticale per creare degli spazi ben distinti.
Pratici i comandi a click-singolo per sbloccare i sedili (comodi se avete oggetti pesanti o ingombranti in mano).
MOTORE:
Per essere “solo” un millesei e dovendo spostare una massa non indifferente non fa comunque rimpiangere cilindrate superiori. Lo accendiamo con il pulsante di start e fin dai primi chilometri non lo possiamo definire brioso ma ci regala una spinta costante e fluida che vi toglierà d’impaccio anche nei sorpassi con marce alte inserite.
La funzione stop&start ad attivazione automatica quando effettuiamo una fermata in colonna o al semaforo aiuta nel mantenere i consumi discretamente bassi pur essendo lontani da quelli indicati dalla casa: abbiamo registrato medie intorno ai 5,4 litri per 100 km, leggermente più alti del dichiarato. Se andrete poi ad attivare la trazione integrale permanente ovviamente saliranno ulteriormente.
Unità molto silenziosa anche a velocità di crociera. La si apprezza soprattutto in autostrada.
ALLA GUIDA:
L’impronta a terra garantita dai cerchi da 19 pollici con gommatura 225/45 abbinata alla trazione integrale fanno di Kadjar una vettura molto sicura e stabile da guidare. Nonostante la mole, l’altezza da terra e gli ingombri esterni. Certo non manca un po’ di rollio laterale nelle curve prese in maniera decisa o longitudinale nelle frenate più aggressive ma é lo scotto da pagare per un baricentro più alto rispetto ad una berlina.
In aggiunta non mancano diversi sistemi elettronici attivi e passivi per garantire la massima sicurezza: si va dal radar anteriore anti–tamponamento con frenata automatica (attivo dai 30 ai 50 km/h), ai radar per gli angoli ciechi (con LED sugli specchietti laterali), al riconoscimento dei cartelli stradali con relativa icona sul cruscotto, all’avviso sonoro se oltrepassate le linee laterali senza aver attivato gli indicatori di direzione.
In fase di parcheggio c’è anche l’assistenza per posteggiare Kadjar a lisca di pesce, perpendicolari al marciapiede o paralleli ad esso, basta scegliere la funzione dedicata con pulsante a fianco dello schermo LCD. Infine telecamera posteriore quando inserite la retromarcia.
Accensione automatica di luci e tergicristalli, assistenza nelle partenze in salita.
A noi sembra ci sia davvero tutto per guidare nel massimo comfort e nella massima sicurezza.
CI PIACE:
– Comfort di guida
– Sicurezza su strada
– Spazio a bordo
NON CI PIACE:
– Piano di carico posteriore molto alto (quasi 80 cm dal piano stradale)
– Consumi distanti dal dichiarato della casa, soprattutto con guida poco accorta
– Rollio in curva e in fase di frenata
IN CONCLUSIONE:
L’allestimento in prova si attesta intorno ai 35.000€ chiavi in mano, non é una cifra popolare ma i contenuti tecnici ci sono davvero tutti. E’ l’auto ideale per la famiglia o per chi abbia bisogno di spazio senza dover rinunciare a eleganza, comfort di marcia e accessori utili in tutte le situazioni, di sicurezza e non.
Certo sul mercato la scelta di crossover/SUV intorno a questa cifra non manca ma nell’originalità delle scelte di stile e nella dotazione degli accessori va sicuramente tenuto d’occhio questo modello che nella dotazione più completa in prova offre contenuti che su modelli tedeschi non si trovano a questa cifra.
– Test driver: Marco Lazzari
– Fotografia: Marco Lazzari
– Prova: Renault Kadjar
– Collaborazione: Renault Italia