C’è una gara su tutte che rappresenta ancora oggi la follia dei pionieri delle corse. Non a caso fu la prima gara del motomondiale, quella da cui tutto ebbe inizio.
Oggi il Tourist Trophy dell’isola di Man è radicato nelle sue origini e pare ai più un rituale incomprensibile, è la gara più difficile e pericolosa che esista e ormai da anni è dominata da piloti anglosassoni che ne fanno una tradizione irrinunciabile, pochi sono i forestieri che riescono a disturbare i loro piani.
Ieri c’è stato un italiano, a bordo di una moto italiana dal grande passato che è quasi riuscito ad entrare nella leggenda di questa corsa.
Stefano Bonetti, pilota privatissimo che nella vita si guadagna la pagnotta saldando scarichi per moto 2 tempi. E’ salito in sella alla sua Paton nella categoria TT Lightweight ed ha corso ad una media 115mph lungo i 4 giri da 60,720 km del tracciato. Una gara di 242 km totali, al termine del quale ha mancato il podio per soli 7 secondi, un soffio!
Quinta posizione combattuta tra le leggende dell’isola, un vero peccato ma anche un grandissimo risultato che comunque premia i grandi sacrifici del pilota, del Team e della Paton stessa.
I risultati completi sono visibili sul sito ufficiale della gara www.iomtt.com
Fotografia di Denis Pian