Il marchio di lusso/premium del gruppo PSA (Peugeot/Citroen), che conosciamo sotto l’effige “DS” dal 2015, si propone di riuscire nell’intento di creare il perfetto equilibrio tra lusso e sportività in uno dei settori più combattuti nel mondo dell’auto.
Nel segmento dei “crossover” di segmento C dove il rapporto qualità/prezzo spesso rende difficile una scelta netta del consumatore, DS4 si propone con molti contenuti di primordine legati a comfort e sicurezza cercando di non gravare troppo sul prezzo all’utente, fornendo ciò che serve davvero, senza inutili fronzoli o puri esercizi di design.
Il confronto con la concorrenza però è aperto e gioca su questo equilibrio dove sicurezza, stile e comfort sono i tre elementi principali sui quali tutti i costruttori investono in maniera originale e massiva cercando di portare i contenuti da ammiraglia su vetture che fino a pochi anni fa erano un solo scatto in più in termini di motorizzazioni e dimensioni rispetto a utilitarie già ben accessoriate. Vedremo assieme se questa “missione” è stata raggiunta.
Scheda Tecnica DS4 Sport Chic:
- Cilindrata 1997
- Potenza 133 kW (180 cv) 3.750 a giri (Euro 6)
- Coppia 400 Nm a 2.000 giri
- Alimentazione a Gasolio (con turbocompressore)
- Cambio automatico a 6 rapporti (con funzione sequenziale)
- Numero cilindri e disposizione 4 in linea (4 valvole per cilindro)
- Trazione anteriore
- Velocità Max 205 km/h
- Accelerazione da 0-100 km/h in 8,6 secondi
- Consumo medio: 4,4 l / 100 km (dichiarato)
- Lunghezza 427 cm; larghezza 181 cm; altezza 153 cm
- Capacità bagagliaio 385 litri espandibili a 1.021
- Massa 1.495 kg (a vuoto)
Test Drive Tour:
Abbiamo provato DS4 nelle tre principali situazioni stradali: città, statali e autostrade.
Data la natura dell’auto abbiamo immaginato che soprattutto i lunghi viaggi siano il terreno di caccia su cui ci si trova maggiormente a proprio agio. Il tutto in oltre 500km trascorsi alla guida in maniera più che comoda e piacevole.
ESTERNI:
Le linee muscolose ma raffinate colpiscono subito al primo sguardo. DS4 presenta il proprio corpo vettura lasciando intuire lo spazio a bordo e la vocazione stradale per lunghi viaggi rimanendo però morbida e sinuosa nelle linee senza farsi mancare diversi accenni di sportività, come per esempio grazie ai generosi cerchi in lega da 19 pollici con bellissima finitura bicolore nero opaco e metallo lucido.
Finiture lucide che definiscono altri particolari grandi e piccoli del corpo vettura. Si va dai bordi delle vetrature ai profili nelle parti basse di paraurti e portiere, alla larga mascherina anteriore, così come per i profili dei fari fendinebbia o delle coperture degli specchietti retrovisori. Diverse linee/nervature definiscono poi passaruota e tridimensionalità delle portiere.
L’impatto visivo restituisce quindi uno stile europeo moderno molto meno spigoloso e “nervoso” paragonato al design che spesso si trova sulle auto tedesche o sulle più recenti asiatiche coreane o giapponesi.
INTERNI:
Entriamo in DS4 a mani libere con il sistema “Keyless” e veniamo letteralmente accolti da quello che sembra un salotto a tutti gli effetti. Il primo sguardo rimane colpito dall’abbondanza di rivestimenti in pelle per plancia e sedili.
Una volta seduti si rimane subito piacevolmente comodi grazie al disegno dei sedili che, sfruttando lo stile dei cinturini degli orologi di lusso, permette un appoggio ben distribuito di schiena e zona lombare così da sembrare una vera poltrona (peraltro sedili riscaldabili e regolabili elettronicamente con la gradevole funzione massaggio attivabile con un tasto dedicato e la possibilità di memorizzare fino a 3 posizioni di guida).
Davanti a noi una plancia generosa, morbida al tatto col rivestimento in pelle ma solida e ben disegnata, con i comandi ben distribuiti e di facile accesso senza doversi staccare dalla seduta. Anche i comandi secondari sono ben visibili e selezionabili ad intuito una volta provati la prima volta.
Molto belle le impunture di colore azzurro pastello in contrasto con il pellame color cioccolato e le finiture in metallo spazzolato.
Volante generoso e comodo con diversi comandi presenti sulle razze per regolare velocità di crociera e limitatore (sulla razza di sinistra) e comandi di infotainment (sulla destra). Appena oltre tre strumenti circolari a comporre il cruscotto, tutti digitali con la sola eccezione del tachimetro che percorre con un indicatore tutta la circonferenza di quello centrale. Interessante e raffinata la possibilità di scegliere la colorazione di grafica e scritte.
Arriviamo alla zona centrale dove sotto le bocchette di aerazione un generoso schermo LCD da 7 pollici (con funzione “touch” e “bluetooth” per chiamate in vivavoce) ci offre un completo sistema di infotainment e navigazione. D’eccellenza l’impianto audio opzionale Denon che ci immerge in una qualità sonora notevole. Per chi desidera non utilizzare la funzione touch appena sotto è presente una linea composta da tasti di selezione per richiamare le funzioni principali.
Scendiamo ancora e troviamo i pulsanti di Hazard e chiusura centralizzata che anticipano i comandi del climatizzatore automatico bi-zona. Più sotto troviamo un ampio vano portaoggetti che purtroppo nasconde leggermente la presa USB e quella da 12 Volts.
Arriviamo quindi al tunnel centrale dove leva del cambio automatico e i pulsanti di controllo elettronico extra per maggior trazione su fondi con bassa aderenza e modalità “sport” quando si cerca un po’ di brio e di adrenalina.
Arriviamo quindi al pulsante di “Start” per l’accensione motore e al tasto di attivazione e sblocco elettronico del freno a mano. Appena dietro kit per fumatore con posacenere/portaoggetti e bracciolo poggia gomito che nasconde un profondo pozzetto porta oggetti/bibite.
L’attenzione al dettaglio e il livello di finitura sono davvero notevoli, anche nei particolari secondari. Le poche plastiche visibili sono di buona qualità e danno l’impressione anche di una fattura destinata a non degradare con il passare del tempo.
BAGAGLIAIO:
Lo spazio a disposizione è nella media di categoria e abbattendo i sedili posteriori diventa più che abbondante.
Si viaggia comodi in due persone avendo volume più che sufficiente per una grossa valigia e due trolley di medie dimensioni e uno zainetto nello spazio laterale rimasto vuoto. In cinque persone qualche “calcolo” su quanto e cosa portare va fatto preventivamente.
MOTORE:
L’unità BlueHDi turbodiesel da 180CV è progettata per offrire tanta coppia e un arco di sfruttamento ampio e corposo fin dai bassi regimi.
La spaziatura dei 6 rapporti automatici è ben calibrata e l’abbinamento motore-cambio regala cambi di marcia molto morbidi e immediati potendo così godere di una guida nel massimo comfort. Basta poi premere a fondo l’acceleratore per ricevere una spinta costante anche con rapporti alti ed ecco che un sorpasso avviene in pochi istanti e in tutta sicurezza.
E’ un motore che non soffre gli strappi con accelerate e riprese lungo un percorso cittadino ma che a nostro avviso dà il meglio di sè lungo statali e autosrade.
Interessante il lato consumi perchè con una guida accorta si possono percorrere anche medie di 17/18 km con un litro di gasolio. Per niente scontati data la massa dell’auto e la cubatura del motore. Il sistema Stop&Start aiuta poi a risparmiare ulteriormente in fase di fermata o incolonnamento.
ALLA GUIDA:
L’impostazione per i lunghi viaggi è evidente e appaga qualunque tipo di utente, anche i più esigenti.
Si parte dalla perfetta regolazione della posizione di guida seguita poi dalla comodità di sedili e comandi con l’impressione di poter guidare per centinaia di chilometri senza stancarsi: vettura silenziosa, morbida anche sulle asperità più accentuate. Nelle curve prese con più brio si fa sentire un po’ di caricamento laterale ma è uno scotto da pagare davvero piccolo pensando al comfort di viaggio davvero notevole.
Si passa attraverso una serie di dispositivi di sicurezza attiva che sgravano il guidatore, come per esempio il controllo attivo degli angoli ciechi grazie alla combinazione di spie sugli specchietti abbinati ad avvisi sonori, così come tramite altri avvisi sonori in caso di superamento delle linee laterali di corsia, oppure dall’attivazione automatica di luci e tergicristalli tramite i sensori sul parabrezza. In fase di posteggio non mancano i sensori periferici e all’inserimento della retromarcia l’attivazione automatica della telecamera posteriore.
Nelle curve i fari si orientano verso il lato di curvatura per offrire una migliore visibilità, nelle curve strette invece i fendinebbia si accendono automaticamente per illuminare gli angoli laterali (Cornering light), nelle partenze in salita la vettura rimane frenata automaticamente (Hill Assist), in caso di abbaglio dalla vettura che segue lo specchietto retrovisore si scurisce automaticamente.
Non significa poter guidare distrattamente e in modo superficiale, ma DS4 pensa a noi anche in caso di distrazione accidentale.
Si gode appieno dell’eccellente impianto audio Denon sia che si vadano a scegliere le recenti trasmissioni radio in digitale (DAB), sia che si opti per la selezione dei propri brani Mp3 tramite porta USB.
CI PIACE:
– Comfort alla guida
– Dotazioni di buon livello
– Consumi bassi
NON CI PIACE:
– Prezzo non del tutto concorrenziale
– L’assetto alla guida è un po’ morbido
– Le portiere posteriori non hanno l’apertura dei vetri
IN CONCLUSIONE:
L’allestimento in prova è il più completo e non mancano alcuni accessori acquistabili optional (sensori superamento linee laterali, impianto Denon con subwoofer) per un prezzo che si attesta intorno ai 42.000€. Non è sicuramente una cifra alla portata di tutti ma la dotazione completa e l’alto livello di finiture e attenzione ai dettagli li giustifica tutti. Sul mercato non è per niente facile trovare questa dotazione ad un prezzo largamente inferiore, anzi.
Di sicuro è una scelta ottimale come prima auto in una famiglia ma anche la vettura che in una flotta aziendale non sfigurerebbe per niente al confronto con le iper-blasonate tedesche. Forse solo l’assetto avrebbe meritato una maggior rigidità per gli amanti della guida sportiva ma vista l’impostazione generale dell’auto sarebbe stata un’aggiunta non del tutto giustificata.
– Test driver: Marco Lazzari
– Fotografia: Marco Lazzari
– Prova: Citroen DS4 Sport Chic
– Collaborazione: PSA group Italia