La casa francese ha da sempre avuto nel proprio DNA il concetto di forte sportività contenuta nei modelli più piccoli: é stato il caso, trent’anni fa, del modello 205 capace di mietere successi e titoli mondiali rally sotto la sigla “Turbo 16” (all’epoca abbinata anche alla trazione integrale, al turbo e alla distribuzione a 16 valvole).
GTi fu l’etichetta scelta per modelli stradali non estremi (come per i soli 200 esemplari costruiti per ottenere l’omologazione rally per le gruppo “B”) che da metà anni ’80 fece impallidire, in fatto di prestazioni, vetture ben più grandi, potenti e costose.
Concetti chiave che non sono cambiati oggi con la versione “by PSP” dell’attuale 208 estremizzata ancora di più grazie alla preparazione esclusiva del reparto corse Peugeot Sport, capace di trasformare la già spinta versione GTi in una vettura targata ma senza compromessi o sconti in fatto di prestazioni pure.
Scheda Tecnica:
- Cilindrata 1.598 cc
- Alimentazione a Benzina (con turbocompressore)
- Cambio manuale a 6 rapporti
- Numero cilindri e disposizione 4 in linea (4 valvole per cilindro)
- Trazione anteriore
- Potenza 153 kW (208 cv) 6.000 a giri (Euro 6)
- Coppia 300 Nm a 3.000 giri
- Velocità massima 230 km/h
- Accelerazione da 0-100 km/h in 6,5 secondi
- Consumo medio: 5,4 l / 100 km (dichiarato)
- Lunghezza 397 cm, larghezza 174 cm, altezza 146 cm
- Capacità bagagliaio 285 litri espandibili a 1.076
- Massa 1.235 kg (a vuoto)
Test Drive Tour:
Abbiamo percorso oltre 1.500km, lungo percorsi autostradali, provinciali e strade urbane.
L’intento é stato quello di capire se un modello così estremo potesse anche sposarsi con le esigenze di tutti i giorni o rimanere invece un gioiello tecnologico da tenere in garage e da godersi solo nel fine settimana.
ESTERNI:
Fin dal primo sguardo rimaniamo colpiti da quanto poco del look da “utilitaria” sia rimasto in 208 al primo impatto: il corpo vettura si presenta ribassato rispetto alla versione normale (di “soli” 10 mm tecnicamente, ma la differenza alla guida sarà determinante), i cerchi da 18 pollici con pneumatici Michelin specifici a profilo ribassato (gommatura 205/40) sembrano già da fermi mordere l’asfalto, le carreggiate allargate (+22 mm all’anteriore e + 16 mm al posteriore), le pinze freno rosse (by Brembo davanti ma marchiate Peugeot Sport) che si intravedono tra i bellissimi cerchi in lega nero opaco, i vari labbri e profili aerodinamici danno l’impressione di trovarsi di fronte ad un felino pronto ad attaccare.
Nonostante questo però le linee sono pulite, leggere e ben armonizzate nonostante la base sia appunto quella di una utilitaria.
E’ quasi un gioco di “vedo-non-vedo” che lascia intendere anima e tecnologia sportiva senza cadere in uno stile pacchiano ed esagerato.
Certo poi basta accendere il motore, innestare la prima per muoversi nei primi metri e gli eventuali dubbi sono subito spazzati via dal suono secco, aggressivo e potente che fuoriesce dallo scarico.
Bello e importante il frontale con calandra dedicata dove trovano posto gli “occhi” del felino (con fari fendinebbia che si accendono nelle svolte), aggressivi i fari LED al posteriore che ricordano i graffi che possono lasciare gli artigli di un leone, animale scelto non a caso come simbolo dal costruttore francese e quantomai azzeccato in questa declinazione sportiva.
Chiude il tutto la calandra esclusiva sopra al paraurti anteriore con nervature e profili cromati, un bellissimo e ordinato doppio scarico posizionato nella parte di destra e lo spolier con terzo stop integrato.
INTERNI:
All’apertura della portiera guidatore si viene accolti dallo stesso abitacolo visto su 208 in fatto di geometrie…ma i particolari rossi delle cuciture di volante, plancia, copertura della leva del cambio, dei sedili e l’alluminio spazzolato per pedaliera e pomello abbinati ai sedili racing con poggiatesta integrato di Peugeot Sport spiegano subito che l’impressione iniziale sia durata solo un attimo.
La seduta sui sedili in alcantara/tessuto tecnico è davvero comoda e sembra di sistemarsi su una vettura da rally o da turismo, per la sensazione di sedersi a pochi centimetri dall’asfalto, per l’alto contenimento laterale, per l’impressione di venire immersi in un involucro protettivo con tutti i comandi e gli strumenti a portata di mano.
Davanti a noi il volante si presenta ridotto di dimensione rispetto ad una vettura tradizionale (bellissimo poi il feeling su strada), il cruscotto sembra alto al primo sguardo ma poi si fa apprezzare nel rimanere a filo parabrezza-asfalto chilometro dopo chilometro (solo i guidatori alti dovranno inizialmente litigare un po’ per trovare il giusto compromesso tra lettura cruscotto, altezza volante e posizione del sedile, peccato).
Stesso discorso di comodità per la plancia dove schermo touch da 7 pollici con sistema di infotainment e comandi clima sono a portata di mano e dopo i primi minuti si trovano ad occhi chiusi.
Interessante la compatibilità con tutti gli smartphone di nuova generazione tramite CarPlay e MirrorLink.
Così come l’app “Link MyPeugeot” che permette di avere sul proprio dispositivo mobile il calendario della manutenzione, la localizzazione del veicolo in caso di furto, una guida passo-passo se ci siamo dimenticati dove abbiamo posteggiato l’auto e tutta una serie di archiviazione dati su consumi e viaggi percorsi.
Non mancano ovviamente navigatore, radio/mp3, computer di bordo, porta USB e presa 12V.
Nota di merito alla leva del cambio: offre una presa sagomata molto ben fatta così da regalare la sensazione di avere una naturale estensione della mano, con innesti veloci e precisi che non fanno rimpiangere la mancanza di un cambio semiautomatico con paddle al volante o la classica leva sequenziale.
Spazio abbondante per due persone davanti, i passeggeri posteriori saranno un po’ sacrificati con gambe e testa nel momento in cui i sedili anteriori verranno completamente arretrati.
Visibilità buona dal posto di guida in tutte le direzioni. Il lunotto posteriore non é grandissimo ma in fase di posteggio aiuta la telecamera posteriore ad attivazione automatica una volta innestata la retromarcia.
BAGAGLIAIO:
Lo stesso di tutti i modelli 208, capace quindi di far posto comodo ad un paio di trolley di medie dimensioni.
Abbattendo i sedili posteriori (2 posti + 1 centrale con materiali pregiati quali pelle e tessuto, frazionabili in 1/3, 2/3 o totalmente) si guadagna decisamente spazio ma non é una vettura nata e concepita per il trasporto, guidatore e passeggeri esclusi.
Per oggetti ingombranti o pesanti qualche fastidio lo arreca il paraurti che non offre un piano di carico piatto a filo portellone.
MOTORE:
La preziosa gemma che trovate sotto al cofano vi darà soddisfazioni a non finire.
Per essere “solo” un 1.600cc é mansueto e docile fino a 2.200 giri ma molto elastico; non soffre anche i rapporti più alti se inseriti in anticipo ne le riprese da bassa velocità.
Passati i 2.500 giri inizia a spingere forte, cattivo, cupo, corposo.
Si avvertono distintamente una coppia e una potenza che sembrano non finire mai permettendo di prendere velocità elevate con una rapidità inaspettata.
L’abbinamento ai 6 rapporti manuali é praticamente perfetto: si possono scegliere accelerate da rimanere incollati al sedile ma anche lunghi viaggi in sesta marcia senza tirare troppo il propulsore (rimanendo nei limiti del codice della strada). Ad essere pignoli un 7 marce sarebbe stata la ciliegina sulla torta, più che altro per avere 6 marce corte e una settima per i lunghi viaggi.
Il sistema Stop&Start aiuta a ridurre i consumi ma rispetto al dichiarato della casa non siamo riusciti a percorrere (mediamente) oltre i 12/13 km con un litro di benzina pur guidando accorti.
E’ lo scotto da pagare su qualunque vettura dall’animo sportivo ma onestamente le emozioni provate alla guida ripagano completamente dalle soste al distributore.
ALLA GUIDA:
Abbiamo provato diverse auto sportive in questi mesi di test drive ma questa 208 GTi é quella che più si é avvicinata (e di molto) al concetto di auto da corsa… targata per circolare su strada.
Non é solo questione di potenza e rumore, un particolare tecnico crea il punto di svolta: si chiama differenziale autobloccante e vi regala la sensazione di traiettorie precise su strada come se davvero foste alla guida in pista. E non è una simulazione elettronica di un differenziale di questo tipo.
Lo sentirete intervenire soprattuto se andrete (non fatelo a meno di essere su un circuito di prova chiuso al traffico) a disattivare i controlli elettronici di stabilità.
A quel punto sentirete distintamente di controllare con accelerate, frenate e sterzate la dinamica del veicolo. E’ una sensazione appagante che carica di adrenalina ma… ci si deve saper fare.
208 non reagisce mai in modo improvviso e incontrollabile e si guida sempre sicura e incollata a terra… ma se azzardate una frenata decisa giocando con lo sterzo sentirete il posteriore allargare le traiettorie.
E’ un effetto voluto grazie all’assetto sportivo con posteriore leggero e sovrasterzante, provocato dalla distribuzione dei pesi e dalla taratura di molle e ammortizzatori.
E’ la sensazione di guida più bella che un guidatore/pilota possa cercare, un vero controllo pieno del mezzo. Immaginatelo con un motore mai stanco di erogare potenza… questa è 208 GTi by PSP.
CI PIACE:
– Prestazioni
– Dinamica di guida
– Design/dettagli
NON CI PIACE:
– Consumi
– Rumorosità su dossi/pavet
– Visibilità cruscotto difficoltosa per persone di alta statura
IN CONCLUSIONE:
Con tutti i contenuti tecnici e le emozioni che questo modello regala ci si aspetterebbe un prezzo commisurato e… folle. Siamo invece intorno ai 27.000€ nella dotazione più completa. Che, per fascia prezzo sul mercato, non offre tantissime antagoniste.
Certo l’alternativa potrebbe essere una vettura di segmento “B” o “C” ben accessoriata… ma chi resiste al fascino di una bomba tecnologica racchiusa in meno di 4 metri di lunghezza capace di “sverniciare” letteralmente tante altre auto presunte sportive solo perché portano con sé qualche paraurti reso più aggressivo da un diverso design e da un paio di gomme maggiorate.
Quì parliamo di un’auto “Racing” al netto di comodità e sicurezza tra clima, servosterzo, airbag, e sistema di frenata di emergenza automatica (attivo fino a 30km/h).
Poi certo dal benzinaio ci andrete qualche volta in più, il cambio di un treno di gomme specifiche non sarà economico, i dossi artificiali, i dissuasori o il pavet di un centro cittadino non diventeranno mai gradevoli… ma l’emozione nel guidarla é unica.
Si lascia usare anche negli spostamenti di tutti i giorni, a patto di scendere a compromessi con rigidità, rumorosità (comunque non esagerata) e consumi.
E’ l’auto che desidererete se a metà anni ’80 avevate 10-15 anni e non eravate ancora patentati.
E’ l’auto che desidererete se cercate un razzo su quattro ruote a meno di 30.000€ e/o se avete la fortuna di avere oggi una ventina d’anni (trascorso il tempo di potenza/cilindrata limitate del codice della strada per neopatentati).
L’unico consiglio é di prenotare anche un corso di guida sicura/sportiva prima di disattivare i controlli elettronici e di scendere in pista.
– Test driver: Marco Lazzari
– Foto: Marco Lazzari
– Prova: Peugeot 208 GTi by Peugeot Sport
– Collaborazione: Gruppo PSA Italia