Se pensiamo ad una corsa estrema, faticosa, pericolosa e che si svolge in più nazioni, probabilmente stiamo pensando alla Dakar!
Ancora una volta siamo stati ospiti del Deus Cafè di Milano, cornice ideale per la presentazione dell’edizione 2017 di questo affascinante rally. Un evento dedicato alla stampa e non solo; tanti addetti ai lavori, piloti passati, presenti e, si spera, futuri.
Piloti come Franco Picco, che ha preso parte a numerose edizioni del rally e che, con i suoi 60 anni, cercherà ancora una volta di far valere tutta la sua esperienza nella prossima edizione; o come Marc Coma, una vera leggenda dei rally raid con le sue 5 Dakar vinte.
Non una gara qualsiasi, ma il più grande rally al mondo, con le sue 39 edizioni, 29 nazioni visitate, 60 nazionalità rappresentate e ben 559 concorrenti al via; se a questi numeri aggiungiamo le circa 1200 ore di trasmissione TV, i 4.4 milioni di spettatori lungo il percorso e circa i 1460 giornalisti coinvolti, si intuisce il perchè di tanta fama e fascino.
Un’avventura che va avanti dal 1979, quando il percorso prevedeva la partenza da Parigi per terminare nella capitale del Senegal, Dakar, di cui conserva ancora il nome.
Dal 2009, la corsa ha spostato il suo percorso nel Sudamerica, dove si svolge tuttora. Da quel momento, i piloti sono costretti a fare i conti con una nuova e inedita difficoltà, l’altitudine, superando i 4000 metri sul livello del mare; in queste condizioni, la mancanza di ossigeno e la stanchezza posso giocare brutti scherzi e, di sicuro, rendono la competizione ancora più dura e difficile.
Per il 2017, la Dakar aggiunge alla lista delle nazioni visitate il Paraguay, la quinta nel continente sudamericano; ed è proprio dalla sua capitale, Asunciòn, che scatterà la 39esima edizione del rally.
Successivamente, il suo percorso si sposterà sul territorio boliviano, che farà da sfondo a ben cinque prove speciali, toccando posti come il lago Titicaca o La Paz, conosciuta per essere la capitale più alta del mondo.
Per concludere, la carovana sposterà le proprie ruote verso l’Argentina, costeggiando la cordigliera e per concludere la competizione, ancora una volta, a Buenos Aires.
E’ giusto ricordare inoltre che, la Dakar, è un evento ecosostenibile; il percorso è disegnato in stretta collaborazione con le autorità locali, come anche la gestione e raccolta differenziata dei rifiuti. Le emissioni di anidride carbonica, inoltre, vengono compensate donando 635.000 dollari al progetto “Madre de Dios”.