Gran premio del Belgio 1974. Circola la voce che Agostini disputerà la gara delle 500 con una misteriosa 350 4 cilindri (probabilmente maggiorata a 351 per essere ammessa a partecipare alla classe maggiore, nel rispetto del regolamento tecnico).
Ma non se ne comprende il motivo.
Molte le ipotesi: una di queste è sperimentare sul campo la moto senza scoprire le proprie batterie per il prossimo campionato, oppure per verificarne il livello di competitività confrontandosi con moto dalle prestazioni superiori giacché nella 350 Agostini e la Yamaha non hanno praticamente avversari.
Qualunque fosse il motivo la Yamaha con questa operazione replicava quella di un paio di anni prima, quando aveva approntato una TR350 con cilindrata maggiorata a circa 353cc per sondare il terreno in vista di una partecipazione alla classe 500.
Esigenze di marketing poi sconsigliavano di pensionare anzitempo la bicilindrica che costituiva un ottimo veicolo pubblicitario per le bicilindriche 250/350 di serie, dallo schema molto simile alla moto da Gran Premio.
Sembra che a suo tempo la cosa sia stata confermata da fonti attendibili (addirittura lo stesso Agostini o un meccanico del team) e dal fatto che quando la moto è stata scaricata dal camion recava le targhe porta numero azzurre, tipiche della classe 350.
Dopo quell’episodio la moto non fu mai più vista sui campi di gara.
Infatti era stata progettata quando ancora la MV non aveva annunciato il ritiro dalla 350 e nel contempo circolavano voci di una Suzuki 350 sorella minore della 500.
Un altro dei motivi per cui il progetto era stato avviato era quello per cui Agostini, abituato con le “grosse” 4 tempi pluricilindriche della MV, inizialmente si era trovato a disagio con una moto particolarmente leggera e maneggevole, tanto da dargli l’impressione di guidare una bicicletta.
Probabilmente il progetto fu abbandonato quando la MV fece il suo annuncio e la Suzuki non confermò le voci che riguardavano il proprio impegno nella 350 mentre contemporaneamente Agostini si era assuefatto alla guida della bicilindrica, tanto che alla fine dell’anno si laureò Campione del Mondo della Categoria, il suo 14° titolo.
Questa in copertina è FORSE l’unica foto di Agostini alla guida della 350/4.