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Prova Alfa MiTo QV: da gustarsela docile o aggressiva
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Prova Alfa MiTo QV: da gustarsela docile o aggressiva

Aprile 14th, 2016 Marco Lazzari Alfa Romeo, Test Drive e Prove

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Per chi cerca sportività ed emozione nella guida di tutti i giorni Alfa MiTo rappresenta il primo passo per entrare nel mondo della casa italiana del gruppo FCA.

Modello che, assieme a Giulietta, ha visto nascere e definire il prorio design nello storico centro stile di Arese, alle porte di Milano; portando poi con sè anche nel nome il connubio tra le città di Milano e Torino, dove è nata concettualmente nella prima e dove viene costruita nella seconda (presso la struttra di Mirafiori del capoluogo piemontese).

Ma oltre alla scelta del nome AlfaRomeo non tralascia nemmeno qualcosa di davvero mitico e leggendario: l’allestimento Quadrifoglio Verde, punta di diamante del listino Alfa Romeo, dove si trova sempre il massimo in fatto di contenuti tecnici e stilistici grazie al foritssimo legame con il mondo delle corse che da sempre ha contraddistinto il marchio italiano.

Scheda Tecnica:

  • Cilindrata 1,368 cc
  • Alimentazione a Benzina (con turbocompressore)
  • Cambio automatico/semiautomatico a 6 rapporti
  • Numero cilindri e disposizione 4 in linea (4 valvole per cilindro)
  • Trazione anteriore
  • Potenza 125kW (170 cv) a 5.500 giri (Euro 6)
  • Coppia 250 Nm a 2.500 giri
  • Velocità massima 219 km/h
  • Accelerazione da 0-100 km/h in 7,3 secondi
  • Consumo medio: 5,4l / 100 km (dichiarato)
  • Lunghezza 406 cm, larghezza 172 cm, altezza 144 cm
  • Capacità bagagliaio 270 litri espandibili a 1.020
  • Massa 1.145 kg (a vuoto)

Test Drive Tour:

Abbiamo percorso oltre 500 km alla guida di MiTo, alternando percorsi autostradali lungo le principali direzioni della Lombardia a tratti cittadini nell’affollata città di Milano.

Non sono mancate anche le tangenziali a ridosso del capoluogo lombardo, così da aver messo mano in modo concreto ad un vero uso della vettura secondo il canonico ciclo combinato anche per un controllo attento dei consumi. Nota di solito negativa sui modelli sportivi.

ESTERNI:

Benchè il pianale del gruppo FCA su cui poggia sia lo stesso di Fiat Punto non ci sono somiglianze: MiTo ha un’identità propria e ben definita grazie ad un corpo vettura compatto e muscoloso che denota subito il carattere sportivo e l’aggressività delle forme.

Linea di cintura, passaruota maggiorati, spoiler e particolari aerodinamici dei paraurti: tutti elementi in perfetto equilibrio esaltati in questa versione Quadrifoglio Verde.

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Sul frontale spicca il generoso trapezio sul cofano, una sorta di grande nervatura che dal parabrezza verso il muso si assottiglia man mano e che va a racchiudere la mascherina frontale triangolare ad angoli smussati impreziosita da cromature e dal logo del marchio. Agli estremi altre forme generose accolgono fari e passaruota.

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Leggera vista nella linea di lato grazie alle sole porte per conducente e passeggero, grazie anche alla linea di cintura alta e rettilinea che rende sottile e “minimal” la vetratura laterale.

Linee che vanno poi a raggiungere i passaruota posteriori e il paraurti, completato da un ben riuscito doppio scarico cromato e dal lunotto protetto dai fari posteriori circolari LED.

Bellissimi i cerchi da 18 pollici bicolore metallo chiaro/scuro a 14 mini razze sovrapposte.
Molto eleganti e aggressive allo stesso tempo, lasciano intravedere le pinze rosse dei quattro freni a disco marchiati Alfa Romeo.

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INTERNI:

Una volta entrati veniamo accolti da comoda selleria in simil pelle ad alto contenimento laterale che apprezzeremo davvero tanto nei tratti più guidati e impegnativi. Così come nei lunghi viaggi.

Davanti a noi la plancia ci rivela tutta l’anima sportiva di MiTo con un rivestimento “carbon look” nero/grigio-scuro in pieno stile racing. Bello nella finitura opaca che evita praticamente qualunque riflesso sul parabrezza e sui vetri laterali in ogni condizione di luce.

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Abbraccia cruscotto e parte centrale con un continuo richiamo a forme tonde che vale per le bocchette di aerazione così come per il quadro strumenti.

Profili grigio opaco o in metallo lucido completano le finiture. Il tutto arricchito da un’illuminazione rosso intenso per comandi principali e secondari nelle condizioni di buio.

Volante, rivestimento della leva del cambio e del freno a mano sono impreziositi da cuciture bianco-verdi.

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Non manca il sistema di infotainment, l’apprezzato UConnect con display da 5 pollici “touch” (leggerment più piccolo della concorrenza in questo settore) con bluetooth, comandi vocali, lettore mp3 abbinato ad immediati e pratici comandi al volante. Audio potente e cristallino grazie all’impianto by Bose.

Al suo interno troveremo anche il navigatore satellitare TomTom con mappe Europa precaricate.

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Appena sotto ecco il climatizzatore bizona con funzioni di ricircolo e sbrinamento/disappanamento rapido.

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Arrivati al tunnel central spiccano il sistema di guida D.N.A. (Dynamic, Natural, AllWeather, con il primo votato alla guida sportiva e l’ultimo per i fondi a bassa aderenza) e la leva del cambio che da automatico può passare a funzione sequenziale, abbinata anche ai “paddles” posti dietro le razze del volante.

Completa il tutto una presa 12V vicina al cambio, un pratico bracciolo/poggiagomito centrale con vicine le prese USB e AUX e il riscaldamento dei sedili per guidatore e passeggero.

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Si viaggia comodi in due persone, con gli eventuali occupanti posteriori un po’ sacrificati con testa e ginocchia nel caso di guidatore e passeggero anteriore con altezza oltre la media.

BAGAGLIAIO:

IOR_Alfa_MiTo_article 218Non molto capiente e con piano di carico abbastanza alta dovendo seguire le linee muscolose del paraurti.

Si rivela spazioso con i sedili posteriori abbattuti ma pensando ad un lungo viaggio con quattro persone a bordo, e bagaglio al seguito, lo spazio è per 3 trolley di medie dimensioni posti in verticale.

MOTORE:

Fiore all’occhiello dell’allestimento provato. Questo “Multiar” prodotto dalla sezione “Fiat powertrain” si lascia utilizzare docile come se foste alla guida di una “utilitaria” fino a 2.500 giri, poi si scatena.

Molto elastico anche con marce alte, silenzioso e gradevole anche in città; l’abbinamento con la funzione automatica del cambio vi farà godere di una guida rilassata.

IOR_Alfa_MiTo_article 217Quando premerete il tasto Dynamic e abiliterete le cambiate manuali con pad al volante o leva sequenziale il divertimento sarà garantito.

Le accelerate più decise incollano al sedile e sembra un’unità mai povera di coppia e potenza regalando emozioni vere.

Bello il sound secco e grintoso che si avvertirà anche dall’abitacolo.

Il tutto si traduce però sui consumi: abbiamo percorso medie di 15 km con un litro di benzina (arrivando quindi ad un 6,5 l/100km), media che si può leggermente alzare guidando accorti o che si può drammaticamente abbassare se darete sfogo a tutta la sportività di MiTo.

ALLA GUIDA:

Verrà voglia di correre veloci e MiTo vi asseconderà, quindi occhio di riguardo a limiti di velocità e tachimetro. Meglio provarla in pista dove poterla godere appieno alla ricerca del limite.

Tramite un sofisticato controllo elettronico automatico (sistema “Q2” by AlfaRomeo), una volta attivata la funzione “Dynamic” riceverete la sensazione di guidare una vettura con differenziale autobloccante all’anteriore: traiettorie precise e grande senso di aderenza, vi sentirete incollati a terra e con una vettura molto maneggevole grazie anche al peso contenuto.

Se sceglierete poi come optional le sospensioni attive completerete un quadro tecnico davvero ai massimi livelli capace di trasformare la vettura in una sorta doppia anima da go-kart/auto di tutto i giorni.

Mai in difficoltà nei percorsi cittadini, così come in tortuosi lungo qualche rilievo per ridiventare poi una comoda “bi-posto” nei lunghi viaggi.

Silenziosa su dossi e dissuasori, rimarrà gradevole anche a velocità autostradale.

Una volta premuto a fondo il pedale dell’acceleratore si trasformerà anche dal punto di vista acustico senza però per questo infastidire guidatore e occupanti.

Non mancano i sensori pioggia e crepuscolari integrati nel parabrezza, appena davanti allo specchietto retrovisore auto-oscurante.

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CI PIACE:
– stile e desing molto riusciti
– guida dalla doppia anima docile o sportiva
– comfort di marcia

NON CI PIACE:
– consumi
– prezzo
– abitabilità per quattro persone

IN CONCLUSIONE:

Se avete la possibilità di investire in una vettura in chiave sportiva MiTo QV fa per voi: il prezzo di listino per quanto descritto (sospensioni attive escluse) si ferma intorno ai 29.500€, un prezzo non abbordabile da tutti nonostante i contenuti tecnici di prim’ordine.

Un allestimento che sposa tutto quello che serve in termini di sicurezza e comfort abbinandolo ad un’indole sportiva davvero marcata che avrà l’unica “pecca” in ambito di consumi pur rimanendo (purtroppo) il linea con lo standard di ogni vettura di questo tipo.

Lo stile italiano appagherà anche gli occhi più critici, regalando forme e scelte di design più che originali e uniche.

Non sarà l’auto da famiglia ideale ma per tutto il resto regalerà emozioni fin dall’accensione del motore.
Come da pura tradizione Alfa Romeo.

– Test driver: Marco Lazzari
– Fotografia: Marco Lazzari
– Prova: Alfa MiTo QV
– Collaborazione: FCA Italia

              
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Marco Lazzari

Nato a Pavia, appassionato da sempre di Motorsport e dintorni. Pilota di F.Junior in una vita precedente. Non disdegna i simulatori ma in pista è tutta un'altra storia. Oggi musicista e runner convinto dentro ad un paio di Nike 5.0. Sempre alla ricerca dello scatto perfetto anche al "volante" di una Canon Eos 7D.

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